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Luca Frigo: il racconto di un record!

martedì 22 Febbraio 2011

Luca Frigo: il racconto di un record!

MILANO, 22 febbraio 2011 – Nell’uomo i limiti esistono? Questa la domanda che ha aperto una chiacchierata fiume con Luca Frigo, atleta 47enne tesserato alla Canottieri Gavirate e allenatore della Canottieri Cerro, che domenica 20 febbraio a Besozzo ha registrato il record italiano sulla maratona indoor: 42 chilometri e 195 metri no stop a bordo del remoergometro.

L’inossidabile Frigo, dopo il tentativo di record fallito all’Campionato Regionale Indoor disputato a Cernobbio il 16 gennaio, ha deciso di ritentare l’impresa. “ Ho voluto riprovarci ugualmente, la posta in gioco era sicuramente più alta. Questa volta mi sarei potuto demoralizzare maggiormente, ma sono testardo e ho deciso di farlo”.

Una tattica studiata in dettaglio, fin dalle prime palate. Partenza controllata, nessuno scatto allo start. “La mia prova è stata studiata per cercare di evitare il trauma che poteva scattare se si fossero ripresentate le sensazioni del precedente tentativo”. Questo l’inizio del suo racconto personale.

“La prima ora ero tranquillo, ho cercato di mantenere la media di 1 minuto e 55 secondi per singolo 500 metri. Non è stato facile, i pistoni volevano andare, ma il cervello mi diceva di rispettare la tabella di marcia”.

Tutto procedeva per il meglio, i primi campanelli d’allarme non hanno ad arrivare. “ Allo scadere della prima ora e mezza ho cominciato ad avere i primi disturbi alle braccia. Questo mi ha imposto di incrementare il ritmo con le gambe, per far riposare le braccia. È passata mezz’ ora e anche le gambe hanno iniziato ad accusare la fatica, a dimostrare ciò sono stati i primi crampi. Ho cercato quindi di essere leggero, solo una postura corretta poteva aiutarmi”.

Ancora una volta la caparbietà e la determinazione hanno vinto la fatica. I muscoli erano sotto controllo, ma il fisico? “I muscoli bruciavano, ma erano gestibili. Il mio stomaco iniziava però a pulsare: problemi di digestione. Sono tornato bambino, soffro di ciò da tutta la vita”.

Ormai mancava solo mezz’ora al traguardo. Il profumo di record nell’aria era ormai percettibile. “ È stato il momento più brutto, la mia testa mi ha chiesto di incrementare la velocità e io l’ho fatto. Poco dopo però mi sono accordo di aver chiesto troppo e mi sembrava una via senza ritorno. A questo punto è intervenuto Stefano Caraffini che con un prezioso consiglio mi ha aiutato ad affrontare gli ultimi 3000 metri”.

La curiosità sale alle stesse, quale è stato? “Mi ha detto di affrontare l’ultimo tratto a step, chilometro per chilometro e così ho fatto”.

Gli ultimi 500 metri sono volati, l’energia è stata iniettata da un lungo applauso del pubblico presente in palestra. I dati del sito ufficiale http://lnx.concept2.it/main/index.php/Tempi-Maratona dicono che per la sua categoria il record italiano era di Renzo Bert (Trento) 2:43:48. Frantumanto! Luca Frigo ha chiuso il percorso con il tempo di 2: 42:09.

Frigo, prima di salutarci, non perde occasione per i ringraziamenti: “Un grazie di cuore a tutti. Non posso dimenticare Leonardo Binda, Stefano Caraffini, il Giudice arbitro e amico Antonio Tonon, Francesco Bonomo ed ovviamente la voce narrante del canottaggio italiano Luca Broggini. Faccio anche una promessa: continuerò ad allenarmi per riuscire a battere anche il record mondiale”.

Luca Broggini
Uff. Stampa FIC Lombardia