Premio della Fic a Rosario Pappalardo

SALERNO, 07 febbraio 2011 – Prestigioso riconoscimento per Rosario Pappalardo. Allo storico allenatore di canottaggio del Circolo Canottieri Irno, la Fic, la Federazione italiana canottaggio, ha assegnato il premio Azelio Mondini, riconoscimento istituito nel 2009, che viene assegnato agli allenatori che si siano distinti per le qualità morali e la dedizione all’insegnamento della disciplina remiera.

L’ambito premio è stato consegnato a Pappalardo domenica a Bari in occasione dell’assemblea straordinaria della Fic. Emozionato il tecnico salernitano: “Sono molto contento”, è il suo primo commento, ma poi al momento di ricostruire la sua lunga carriera di atleta e sportivo sembra quasi dimenticare i titoli mondiali, europei e italiani portati nella bacheca del Circolo in via Porto e torna col pensiero e i sentimenti alla sua prima grande vittoria come allenatore: a quella prima Coppa Lysistrata vinta nell’81 con otto esordienti. “Una emozione incancellabile. Eravamo partiti perdenti e invece vincemmo contro la più blasonata Canottieri Napoli. E quello fu l’inizio”. Pappalardo come atleta nel ’75 aveva vinto il titolo italiano assoluto in quattro di coppia. Poi aveva cominciato a collaborare con gli allenatori dell’epoca, prima Marcello James, poi Pippotto Comes.

Oggi Pappalardo ha 55 anni e ha allenato si può dire tutti gli atleti passati al Circolo Canottieri Irno da trent’anni in qua, vincendo decine di titoli italiani, europei, mondiali, e titoli internazionali. Una carriera di altissimo livello vissuta all’insegna della sobrietà. Sua grande allieva Laura Schiavone, campionessa del mondo in doppio nel 2005 e campionessa italiana assoluta in singolo nel 2010. Laura è una grande fan di Pappalardo: “ Per me è come un padre. Non mi ha insegnato solo la remata, mi ha insegnato come comportarmi nella vita”. E ora alle parole della sua allieva più famosa si è aggiunto il prestigioso riconoscimento della Fic.

Il premio è stato ritirato da Pasqualino Cammarota, responsabile Canottaggio della Canottieri Irno.

Lucia Di Giovanni