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La nazionale Rugby alla Tevere Remo con gli Special Olympics

lunedì 24 Gennaio 2011

La nazionale Rugby alla Tevere Remo con gli Special Olympics

ROMA, 24 gennaio 2011Mercoledì 2 febbraio alle ore 16,00 nella sede del Reale Circolo Canottieri Tevere Remo alcuni atleti della Nazionale Rugby incontreranno i nostri atleti Special: è un’occasione di festa tra sportivi nella cornice degli impianti blucerchiati dell’Acqua Acetosa.

Che i nostri Special Olympics ci abbiano abituati a cose veramente eccezionali lo sapevamo da un pezzo, ma che addirittura prendessero l’impegno di insegnare il canottaggio ai nazionali di rugby ci pare addirittura bellissimo. Appuntamento alle ore 16,00 del 2 febbraio quando, oltre a festeggiare l’uscita dall’inverno con la festa della Candelora, i nostri eroi si cimenteranno, in qualità di provetti allenatori, con i giganti della palla ovale. Con la partecipazione attiva del capitano della nazionale, i rugbisti a loro volta proveranno qualche schema di gioco con i canottieri Special, tutto per suggellare un’amicizia in nome dello sport che unisce ed affratella.

A seguire il tradizionale scambio di maglie e palloni autografati con il patto di rivedersi presto, magari a tifare sugli spalti per la squadra azzurra di rugby. Anche in questo appuntamento Paolo Ramoni, impegnato ormai con successo da alcuni anni nel settore Special Olympics, non mancherà di sottolineare l’importanza dello sport remiero per i diversamente abili. Nell’occasione verrà la lanciata anche la campagna raccolta fondi per i giochi mondiali che si svolgeranno quest’anno ad Atene.

Quella dei mondiali è una grande occasione da non perdere: impegniamoci tutti per consentire al maggior numero possibile di atleti Special la partecipare a questa grande kermesse che si svolgerà  in una nazione a noi particolarmente vicina. A concludere il pomeriggio sportivo ci sarà la cerimonia della consegna del nuovo pulmino da parte della “Fondazione Roma” ai nostri atleti: Sebastian Palmieri riceverà le chiavi del mezzo e donerà ai rappresentanti della Fondazione una targa di benemerenza.
 
 
Pino Lattanzi
Ufficio Stampa Comitato Lazio