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L’impresa del 4 senza leggero raccontata dagli atleti

venerdì 2 Settembre 2011

L’impresa del 4 senza leggero raccontata dagli atleti

BLED, 02 settembre 2011 – Il quattro senza pesi leggeri è al settimo cielo dopo la medaglia d’argento conquistata oggi nelle acque del lago di Bled. Una gara tiratissima, uno sforzo notevole premiato con un secondo posto che conferma le buone sensazioni della vigilia del Mondiale. Dall’argento di Lucerna a oggi, attraverso i raduni preparatori di Livigno e Verceia, la barca è cresciuta molto grazie al lavoro del CT Polti e dei suoi collaboratori Abbagnale e Arrigoni. Prima volta sul podio in barca olimpica per Goretti, Danesin e Caianiello. Miani, già campione mondiale nel singolo pesi leggeri a Lake Karapiro, ci ritorna a due anni di distanza dal bronzo del doppio pesi leggeri a Poznan.

“Rispetto alla stagione passata, la preparazione è stata spettacolare – spiega il capovoga poliziotto Martino Goretti (26 anni il prossimo 27 settembre n.d.r.) –  Il nostro CT è stato un innovatore, abbiamo svolto una mole di lavoro enorme tra barca e chilometri in bicicletta. Anche l’apporto del nutrizionista è servito molto, insomma questa medaglia è stata il frutto dell’attività di un’affiatata squadra che, dopo il sesto posto all’ultimo Mondiale, ci ha fatto guadagnare un bel po’ di cavalli in più”.

“Io non ho visto niente in gara, ho pensato solo a tirare ed avevo una cieca fiducia nei miei compagni di squadra – attacca il ventiquattrenne Andrea Caianiello (Fiamme Oro) – Sacrifici su sacrifici, prendere questa medaglia ci ha ripagato tutti quanti. L’Australia ci ha battuto? Sarà il nostro punto di riferimento per le Olimpiadi di Londra, intanto mi godo questo risultato che intendo dedicare alla mia famiglia, alla mia ragazza Marina, a mio zio e mia zia”.

“Quello scatto imprevisto dell’Australia mi ha fatto arrabbiare ma non mi ha rovinato questa fantastica giornata – aggiunge Marcello Miani (Forestale) – Mi trovo molto bene con Andrea, Martino e Daniele: io sono salito in corsa a giugno, io ho aiutato loro e loro me. Ringrazio chi ha creduto sempre in me facendomi diventare un vogatore di punta. Dedico questa medaglia alla mia fidanzata Irene, a mia madre Neves ed a mio papà Luciano che purtroppo ci ha lasciati poche settimane dopo lo scorso Mondiale”.

Il pubblico di Lezzeno, tifoseria capitanata dal presidente Mario Prevedoni, ha incitato il quattro senza pesi leggeri ed in particolare Daniele Danesin (Forestale, 26 anni il prossimo 7 dicembre). “Li ringrazio, ho sentito la loro presenza in gara. Ci spiace esserci lasciati sfuggire l’Australia, penseremo a loro l’anno prossimo. Andiamo avanti in direzione Londra con il massimo della convinzione nei nostri mezzi”.

Gli azzurri hanno dedicato la loro medaglia anche ai loro gruppi statali.