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Alberto Stucchi fa gli auguri dagli abissi del Mar Rosso

lunedì 21 Novembre 2011

Alberto Stucchi fa gli auguri dagli abissi del Mar Rosso

ROMA, 21 novembre 2011 – Ha mantenuto la promessa Alberto “Albi” Stucchi. E così, quello che avevamo battezzato “il canottiere volante” dopo il salto da 5mila metri per festeggiare il 120° compleanno della sua Canottieri Lario è sceso in profondità, tra i 30 e i 35 metri delle acque del Mar Rosso, diventando così anche “il canottiere sottomarino”.
Stucchi, 32enne erbese vive da quando aveva 14 anni su una sedia rotelle, ma grazie alla sua forza di volontà straordinaria, questo suo handicap non ha limitato le sue passioni sportive. La scorsa estate Albi, che da un anno pratica canottaggio adaptive rowing con il colori della Lario “G.Sinigaglia” 1891 di Como del presidente Enzo Molteni aveva fatto un salto con il paracadute in tandem.
Tra le mani aveva una maglietta con gli auguri per la società di canottaggio. Qualche giorno fa Stucchi ha ripetuto l’impresa, ma questa volta è andato sott’acqua, nella sua Sharm. Due volte all’anno Stucchi infatti parte per il Mar Rosso dove può praticare una delle sue grandi passioni, le immersioni. Al suo attivo ne ha circa 300 a Sharm oltre ad alcune nel Lago di Como. Per il compleanno della Lario Stucchi ha scelto una delle più spettacolari zone del Mar Rosso, l’Isola di Tiran, a Nord di Sharm, caratterizzata da quattro reef corallini.

Albi si è diretto con la sua guida al Thomas reef. Un’immersione tutt’altro che semplice per via della corrente sempre presente. Tra i pesci pagliaccio con i loro anemoni, i pesci palla, i pesci chirurgo e farfalla e le grandi murene tropicali, Stucchi ha scelto uno dei terrazzini coperti di sabbia bianchissima per posare la bandiera della Lario e farsi scattare la foto. “La corrente era molto forte e non è stato così semplice ancorare la bandiera. La guida che mi ha accompagnato ha scattato con la mia Canon 99, la visibilità era buona nonostante la profondità tra i 35 e i 40 metri. Pensavo di riuscire ad immortalare anche qualche pesce, ma ahimè non sono riuscito, forse si sono fatti intimorire da quell’improvvisato set fotografico”.

Quanto è durata l’immersione? “Un’ora circa. Abitualmente utilizzo una miscela Nitrox arricchita di ossigeno, così posso rimanere sott’acqua più a lungo. Quel giorno ho fatto anche una seconda immersione a Jackson reef. E’ stata una giornata intera in barca piuttosto faticosa, ma straordinaria, ci tenevo a portare la Lario anche negli abissi” spiega Stucchi.

Quali difficoltà? “Come dicevo, principalmente i problemi sono stati dati dalla corrente. Faticavo a compiere dei movimenti perché non avendo l’uso delle gambe non riuscivo a rimanere nella stessa posizione a lungo”. Albi è un subacqueo esperto e così ha vinto anche questa sfida. Del resto si immerge dal 1996, anno in cui ha fatto il brevetto.

Quali sensazioni si prova immergendosi? “Forse ai più sembrerà una cosa banale, ma io quando sono sott’acqua, così come quando mi lancio con il paracadute, cancello il mio handicap. Posso dimenticarmi delle mie gambe che non funzionano e vivere delle sensazioni impagabili. Poi, certo, ci sono le luci e i colori e a Sharm speri sempre di vedere qualcosa di nuovo e difficilmente torni sulla barca deluso”.