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Ilva Bagnoli: La parola chiave è coinvolgimento””

venerdì 2 Luglio 2010

Ilva Bagnoli: La parola chiave è coinvolgimento””

PIEDILUCO, 02 luglio 2010 – Un baccano infernale. L’Ilva Bagnoli colora le tribune e il campo di regata di Piediluco grazie al folto gruppo di atleti, tecnici, dirigenti, genitori, parenti e semplici tifosi. Sono 31 i vogatori portati al Festival dei Giovani, dato evidenziato anche da Gianluca Agata sul Mattino di Napoli. “Stiamo rivedendo i piani dell’attività Allievi e Cadetti – spiega il dirigente Sergio CuolloPuntiamo molto anche sull’agonismo e stiamo iniziando a raccogliere i frutti con il due senza Ragazzi di mio figlio Roberto e Antonio Lamagna che ha conquistato la medaglia d’argento tre settimane fa ai Campionati Italiani”.

La semina dell’Ilva Bagnoli inizia proprio a inizio 2009 quando la dirigenza chiama Andrea Coppola (past DT della Nazionale) per dare una bella polliciata di mestiere. Detto, fatto. A Gavirate, Tricolore Ragazzi, ecco arrivare il due senza Cuollo-Laurentini in medaglia: un bronzo pesantissimo!

Il nostro equipaggio e l’Aniene di Luca Di Francesco e Carlo Portaccio si sono dati battaglia per tutta la stagione: avversari sul campo di regata, amici fuori dove è nato un bel rapporto. Si sentono sempre tramite Facebook, sarebbe interessante convincere i rispettivi tecnici a puntare su un bel quattro senza nel 2011” dice ancora Cuollo.

Massimiliano Sibillo è responsabile del settore Ragazzi-Junior, Giovanni Fittipaldi e Simone Cerrone allenano Allievi e Cadetti. Tre vittorie della Coppa d’Aloja (2006-2008), un primo posto nella classifica del Festival dei Giovani (2008). “La ricerca di risultati nel settore agonistico ci ha costretto a ridisegnare gli obiettivi del settore giovanile puntando su una maggiore qualità: per questo il 2009 è stato anno di transizione sotto questo profilo, ma noi continuiamo a puntare sugli under 14 al punto tale che già a settembre saremo nelle scuole per avvicinare i ragazzini al canottaggio pur dovendo lottare con altri sport come pallacanestro, pallavolo e calcio”.

Il segreto dell’Ilva Bagnoli? “La parola chiave è coinvolgimento, siamo una grande famiglia. I genitori sono parte attiva del nostro movimento, seguono le gare insieme a noi e dormono nel nostro albergo. A proposito della nostra attività, se per i più giovani gli 800 metri del bacino di Bagnoli sono sufficienti, abbiamo qualche difficoltà per i più grandi che si allenano a Lago Patria dove da poco abbiamo costruito una struttura per ospitare le imbarcazioni”.

Obiettivi futuri? “Diventare una società di buon livello agonistico senza mai trascurare il vivaio”.