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La Marzari si deve accontentare della vittoria nella finalina””

domenica 8 Agosto 2010

La Marzari si deve accontentare della vittoria nella finalina””

COMO, 08 agosto 2010 – Si chiude con un settimo posto, la vittoria nella finalina, ma anche la consapevolezza di valere molto più di quel risultato il Mondiale Junior di Racice nella Repubblica Ceca per Gaia Marzari, giovane speranza della Canottieri Lario G.Sinigaglia e capovoga del quattro di coppia azzurro con altre due atlete del Lago di Como Sara Magnaghi della Moltrasio, Paola Gelpi della Lezzeno e Cecilia Bellati della Canottieri Padova.

“Abbiamo provato molte formazioni nel corso dei raduni, molto probabilmente questa è la migliore con cui tenteremo di raggiungere la finale dopo una discreta batteria. Siamo partite male, poi abbiamo sofferto lago mosso e vento contro ma non ci siamo disunite esprimendo comunque una certa compattezza. Sull’equipaggio, in generale, posso dire che a Varese ci siamo conosciute meglio tutte e quattro: eppure io, Paola e Sara ci alleniamo tutto l’anno a Eupilio ma mai avevamo avuto l’opportunità di frequentarci” aveva dichiarato Gaia alla vigilia del recupero che non si è chiuso però come sperato. L’equipaggio azzurro paga una partenza poco brillante e fino ai mille metri è al quinto posto. Poi è Gaia Marzari a chiamare l’attacco a metà gara e dietro alla barca azzurra sfilano Australia e Polonia. Ma la Russia tiene e la Romania sembra imbattibile.

In finale vanno solo due barche e per 56 centesimi, un’inezia saranno le russe a staccare il biglietto per la sfida delle medaglie. Medaglie che visti i tempi della finale di Germania, 6’35″65, Ucraina 6’39″42 e 6’45″28 non erano probabilmente alla portata delle azzurre. Gaia, Paola, Sara e Cecilia affrontano però alla grande anche la finalina.

Partenza ancora “nascoste” fino ai 500 metri poi via al comando per una bella cavalcata che le vede giungere al traguardo prime davanti ad Australia, Canada e alle padrone di casa della Repubblica Ceca: 6’49″13 abbondantemente il miglior tempo delle azzurre nell’esperienza mondiale. Viene da pensare che se l’equipaggio non fosse stato definito poco prima della partenza per Racice e se le quattro promesse del remo avessero avuto più tempo per provare insieme forse si sarebbe arrivati ad un risultato diverso.

(Foto Detlev Seyb – Canottaggio.org ©)

Paolo Annoni – Ufficio Stampa Canottieri Lario