Canottaggio - Scatta il "Ponte Vecchio Rowing Show"
Al via l�evento di canottaggio sprint legato a Pitti Uomo con Camilla Espana non al meglio
 
Tra curiosi, sportivi, passanti, media, c�� l�attesa del grande evento. Oggi a Firenze, partenza fissata per le 18.30, va in scena la manifestazione sportiva che pu� cambiare un po� la storia del canottaggio: il Ponte Vecchio Rowing Show. Anche se sar� la terza volta che l�Arno ospita una regata sprint. La prima, sul finire degli anni �80, quando fu organizzato un evento in onore dei leggendari Giuseppe e Carmine Abbagnale, allora all�apice della loro straordinaria carriera; la seconda, nel 2001, quando tocc� ad un altro mito del remo mondiale, l�inglese Steve Redgrave, baronetto della Regina con cinque ori olimpici in bacheca a solcare le acque fiorentina. Ma questa volta per la concomitanza di Pitti Uomo (e grazie all�aiuto del marchio Conte of Florence) si cercher� per questo sport la vogata giusta, per attrarre definitivamente l�attenzione dei media anche tra gli eventi catalizzatori, ovvero i Mondiali e soprattutto l�Olimpiade, con una formula sprint che prevede i migliori italiani scendere in acqua, che gareggeranno tutti in doppio e si sfideranno a due a due nel tratto d�Arno pi� suggestivo, quello tra ponte alle Grazie e il ponte Vecchio. Un premio la �visibilit�� che per atleti veri potrebbe essere la ciliegina sulla torta di uno sport che il presidente della federazione italiana canottaggio, Renato Nicetti, tiene a sottolineare fatto d tanti sacrifici ma eticamente pulito: �Per i nostri ragazzi sfidarsi � solo un piacere, non c�� e non ci sar� mai qualcuno che prenderebbe delle sostanze illecite per tagliare per primo il traguardo, non sarebbe una vittoria imbrogliare un amico con dei trucchetti. Questo sport � commenta - � soprattutto una lezione di vita che ti pu� aiutare ad uscire anche da brutte situazioni�. Il merito? Semplice. Prendete la Canottieri Firenze, io stesso quando vengo qui mi sento come a casa. Mi metto qui in riva all�Arno ed inizio a guardare i ragazzi che arrivano ad allenarsi con i libri in mano, ed iniziano a vogare, per poi ributtarsi nelle loro attivit� di vita quotidiana. Nonostante questa mole di lavoro per loro, tutto questo apparente sforzo non � un sacrificio, perch� hanno quei valori essenziali per fare bene nella vita e nello sport. A Firenze ci sono buoni dirigenti che formano buoni allenatori, buoni allenatori che creano buoni atleti, e tutti insieme seminano il futuro del canottaggio. Futuro che vuole allargare questa disciplina, ancora pi� di ora, ai diversamente abili, per avere gli stessi diritti e le stesse prospettive di tutte le altre persone almeno sulla barca. Ci stiamo muovendo gi� da un po� di tempo in questa direzione, ma per essere al livello di altre nazioni ci vorrebbero nuovi fondi, e Firenze � il palcoscenico giusto per alzare il sipario su questo sport, sono sicuro che nuovi sponsor si avvicineranno al canottaggio�.

Sull�equipaggio fiorentino che scender� in acqua, Pinto-Espana, Niccetti assicura la qualit�: �Sono delle atlete molto forti, so che saranno impegnate per motivi �extra� sportivi, ma conoscendole ce la metteranno tutta�. Purtroppo la coppia fiorentina potrebbe essere divisa dalle condizioni non ottimali dell�Espana, ancora alle prese con un forte mal di schiena, oltre a un altro traguardo importante nella vita: la maturit�, proprio lo stesso giorno della regata. Ma a tranquillizzare un po� l�ambiente � il loro allenatore, Luigi De Lucia, elogiato per la preparazione e i metodi di allenamento dallo stesso presidente federale: �Camilla Espana vuole partecipare, e salvo complicazioni alla schiena sar� della gara, anche se � stata avvisata anche un�altra atleta�. Chi potrebbe prendere il suo posto � Carlotta Baratto, due volte campionessa del mondo Junior e una volta Under 23, della S.C. Padova, atleta di altissimo valore, ma che farebbe perdere un po� di magia all�imbarcazione tutta biancorossa, che in caso di prestazione positiva potrebbe fare sognare centinaia di tifosi fiorentini assediati sui muretti in riva all�Arno per applaudire le campioncine made in Florence.
 
 
LORENZO MOSSANI