Sono in quattro e sono tutti amici, si sentono piloti di
formula uno ma invece di essere al volante di un'automobile
sono al timone di barche da canottaggio. Una similitudine
forse un po' troppo azzardata ma certamente pertinente
proprio perch� si trovano a gareggiare in un mondiale tra i
pi� difficili della storia remiera e che rilascia le
qualificazioni olimpiche per Pechino 2008.
Li abbiamo sentiti per conoscere le loro sensazioni e come
stanno vivendo questo mondiale:
Andrea
Lenzi - studente universitario al Politecnico di Milano
e legato sentimentalmente con Emanuela. A Monaco � al timone
dell'otto pesi leggeri -: "Sono al timone di barche di
canottaggio da tre anni e sono qui per vincere. In finale ci
giocheremo tutto e sono convinto che riusciremo a farcela
anche perch� nella gara per l'assegnazione delle corsie non
siamo riusciti ad esprimerci bene. L'equipaggio mi ascolta,
con loro riesco a lavorare molto bene ed ho instaurato con
Fabrizio Gabriele, che reputo uno dei pi� bravi capovoga che
ho avuto in barca, un'ottima intesa; per questo una volta
decisa la tattica di gara si riesce a portarla a termine
senza problemi".
Gianluca
Barattolo - In forza alla Marina Militare con il grado
di Sottocapo di seconda classe, con l'intenzione di
partecipare al concorso per Sergente. Da 11 anni � al timone
di barche da canottaggio e quando non � in acqua collabora
con il settore giovanile della Marina Militare affidato ad
Alessandro Donegana e Marco Russo. A Monaco � al timone del
due con -: "Questa barca ha una qualit� fondamentale, si
lavora bene e seriamente. Riesco a gestirli bene anche
perch� con Gabriele e Massimo sono molto amico e penso che
possiamo fare bene. Sono convinto di poter vincere una
medaglia con quest'equipaggio. Quando sono in gara mi
rivolgo a loro in napoletano perch� � pi� diretto e con
poche parole riesco a fargli capire quello che voglio da
loro".
Gaetano
Iannuzzi - Collabora con uno studio di progettazione. Da
19 anni � al timone e specialista di otto, � fidanzato con
Rosanna che sposer� nel dicembre 2008. Decider� insieme alla
sua compagna se timonare ancora oppure finire la carriera
con il 2008 -: "Tra gli otto che ho timonato, le
formazioni del 2005 e del 2006 mi hanno dato pi�
soddisfazione e questo senza contare il risultato. Questa
mia considerazione � dovuta al lungo periodo passato insieme
per preparare le gare ed alle sensazioni che sono riuscito
ad avere quando ero in barca con loro. La formazione
attuale, a parte il risultato che non � arrivato, � stata
messa insieme dopo varie prove e devo dire che siamo
riusciti lo stesso a lavorare proficuamente. Peccato non
essere arrivati in finale per qualificare la barca per i
Giochi".
Vincenzo
Di Palma - Maresciallo della Guardia di Finanza, da 14
anni, con alterne interruzioni, al timone di barche da
canottaggio. Vuole partecipare ai Giochi del 2012 -: "Nel
2002, dopo aver partecipato con successo al concorso per
Ispettori, ho deciso di terminare la mia carriera di
timoniere. Mi sembrava la cosa pi� ovvia, avevo avuto quasi
tutto dal canottaggio e volevo fare qualcos'altro e quindi
mi sono trasferito a Castellammare di Stabia per svolgere il
Servizio come Sottufficiale della Guardia di Finanza. Ho
svolto numerosi incarichi, alcuni delicatissimi, ma mai
nessuno di questi � riuscito a darmi le stesse emozioni che
ho provato prima della partenza, e durante la gara, di una
finale mondiale. Detto questo, eccomi qui nuovamente al
timone di un 'quattro con' che ogni giorno mi regala
soddisfazioni. Vedo il suo miglioramento e loro mi
riconoscono anche qualche merito. Non so se vinceremo una
medaglia, ma sicuramente lotteremo fino alla fine per
cercare di salire sul podio. Dopo la gara di oggi per
l'assegnazione delle corsie sono ancora pi� fiducioso ed ho
visto nei ragazzi la motivazione giusta per far s� che
accada qualcosa di buono". |