Sono
nato a Napoli nel 1973, ho iniziato a remare per il Circolo Nautico
Posillipo nel 1987 ed ora sono tesserato per il Circolo Canottieri
Aniene di Roma.
Sono nella nazionale maggiore dal 1992, penso di essere il decano fra i
presenti al raduno. Attualmente vogo sull'otto senior nato su iniziativa
del mio Circolo e sostenuto sin dall'inizio dalla Federazione e dal
tecnico federale De Capua da cui siamo seguiti qui a Livigno unitamente
a Riccardo Dezi.
Siamo riusciti ad integrarci molto bene nella squadra, condivido la
scelta tecnica del lavoro in quota, avevo gi� partecipato ad un raduno
in quota nel 1990 a Saint Moritz allorch� facevo parte della nazionale
juniores, quell'anno arrivai secondo in 4 con; anche negli anni
successivi ho avuto esperienze di allenamento in quota, sia pur
parziali, in quanto dal 1998 al 2004 i raduni della nazionale erano a
Piediluco, nel cui lago si remava, ma spesso ci si allenava in quota al
Terminillo utilizzando i remoergometri o dormendo in quota.
Inizialmente ho trovato difficolt� negli allenamenti perch� era come se
mi mancasse l'aria, ma spinto da una forte motivazione e da un buon
spirito di adattamento sto risolvendo gli iniziali problemi e mi sembra
che l'intero equipaggio sia in una buona condizione di salute.
La novit� di trovarmi in un posto nuovo � sicuramente stimolante ed ho
trovato una buona organizzazione sia sotto il profilo logistico che
sotto quello tecnico.
Per essere la prima volta che la nazionale si allena a Livigno sono
piacevolmente sorpreso dell'ottima organizzazione, l'albergo �
estremamente accogliente, i trasporti al lago efficienti e veloci, le
attrezzature sistemate dal Comune di Livigno (pontile, zona ricovero
barche e zona relax) sono funzionali all'allenamento.
Il lago � ottimo per la pratica del canottaggio, abbiamo 6000 metri in
linea retta, poco ventosi e con acqua calma e priva di correnti.
Con l'otto riusciamo a percorrere circa 50 chilometri al giorno,
suddivisi in due sedute.
Confido che l'impegno cui ci sottoponiamo consenta al mio equipaggio di
fare un ulteriore miglioramento che ci consenta di lottare per una
medaglia mondiale.
Il tempo libero lo passo con i compagni di squadra e sto leggendo un
libro di una scrittrice giapponese, Banana Yoshimoto, giusto per restare
in tema del Mondiale nipponico.
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