Mondiali Juniores, le interviste ai protagonisti
sabato 6 agosto 2005

Francesco Fossi (Canottieri Firenze), capovoga del quattro con medaglia d�argento: �Abbiamo avuto una partenza difficoltosa, ai primi 500 metri eravamo molto indietro ma sentivamo che la barca andava bene, abbiamo cambiato marcia ed ai 1000 eravamo gi� secondi. La Germania era pi� forte, ha meritato il titolo ma ci ha battuto di poco pi� di un secondo, credo che ad un certo punto abbia anche avuto paura di noi�.

Lavinia Tinelli (Canottieri Tirrenia Todaro), capitano della squadra femminile a questi Mondiali, medaglia di bronzo in due senza: �La Romania � andata subito via, ha staccato tutti mentre noi ci siamo battute per tutta la gara con le tedesche. E� stata una lotta dura ma non abbiamo mai rischiato di perdere una medaglia. Dopo l�argento iridato di un anno fa, sempre sulla stessa barca e con la stessa compagna, il bronzo di quest�anno ci riempie di soddisfazione perch� significa che siamo ancora fra le migliori�.

Armando Dell�Aquila (CN. Posillipo), medaglia d�argento in due senza: �E� andato tutto secondo le previsioni, Luca (il compagno di barca, il pi� giovane di tutta la squadra) ha dato il massimo, la Romania era imprendibile ma nel finale ci abbiamo provato lo stesso. Sono contento anche per pap� (Antonio, 7� in due con, insieme a Giuseppe Abbagnale e Peppiniello di Capua ai Giochi olimpici di Mosca 1980, e 4� in quattro di coppia a quelli di Los Angeles 1984), sar� orgoglioso di me. Dedico questa medaglia alla mia famiglia e a Mauro, un amico che non c�� pi��.
Luca de Maria (CN. Posillipo), il giovanissimo compagno di barca, 16 anni compiuti il 18 giugno: �Stanotte non ho dormito, ero emozionatissimo ma dopo la partenza fortunatamente � passato tutto, ho pensato solo alla gara e a quella medaglia che fino a pochi mesi fa sembrava essere solo un sogno�.

Camilla Espa�a (Canottieri Firenze), padre spagnolo, madre francese e nonna danese, capovoga del quattro senza medaglia d�oro: �Siamo partite determinate, dopo i primi 500 metri eravamo gi� saldamente al comando ma non ci siamo sentite sicure fino a quando non abbiamo passato il traguardo. In questo momento non so proprio a che cosa pensare, mi sembra tutto incredibile�.
Claudia Wurzel (Canottieri Lario), nata in Germania da genitori tedeschi, compagna di barca: �Ringrazio tutti quelli che mi hanno permesso di arrivare a questo livello. L�Italia mi ha dato soddisfazioni immense. Il canottaggio? La mia passione anche se non mi lascia molto tempo per dedicarmi alla musica: suono il violino da quando ero piccola�.
Denise Tremul (Sisport Fiat), nata a Trieste da padre triestino a madre nata in Australia. E� tesserata per il Sisport Fiat, si reca a Torino ogni tre-quattro settimane ma in barca si allena in Slovenia, nella societ� Argo Isola di Isola d�Istria.�E� stato bellissimo, a questo sport mi ha avviato mio fratello, anche lui canottiere�.
Cleonice Renzetti (Canottieri Roma): �Ho iniziato a fare canottaggio solo quattro anni fa, mi sembra impossibile di essere diventata in cos� poco tempo campionessa del mondo. Con questa medaglia ho dimostrato a Bruno (Mascarenhas, l�italo portoghese compagno di circolo, medaglia di bronzo in quattro senza ai Giochi olimpici di Atene 2004) che valgo anch�io qualcosa (sorride...)�.

Gisella Bascelli (Canottieri Lazio), medaglia d�argento nel singolo, nata a Johannesburg da padre romano e madre sudafricana. Vive a Varese con la sorella Gabriella, anche lei nazionale italiana di canottaggio, argento iridato juniores in singolo nel 1999 e 2000: �Sono partita male, come al solito, ai primi 500 metri ero solo quarta ma ho insistito sul passo e ho recuperato senza troppe difficolt�. Avevo iniziato questo mondiale con l�obiettivo di vincere ma ci sono anche le altre e l�argento mi sta bene anche perch� la neozelandese ha dimostrato di essere effettivamente pi� forte�.

Andrea Messina (Sisport Fiat), capitano della squadra maschile ai Mondiali jrs e capovoga del quattro di coppia medaglia d�oro: �Abbiamo fatto una bella gara, in rimonta dopo che i tedeschi erano partiti fortissimi. Ma sapevamo che loro avrebbero adottato quella tattica sperando di metterci in difficolt� visto che noi eravamo i favoriti. Ai mille metri abbiamo cambiato passo e abbiamo finito in crescendo. E� la soddisfazione pi� bella della mia vita�.
Mattia Boschelli (Canottieri Bardolino), compagno di barca: �Dedico questa medaglia a tutti quelli che hanno creduto in me e mi hanno fatto crescere, in particolare ai miei allenatori Angelo Savarino e Giovanni Santaniello. Sapere di essere i pi� forti mi ha creato all�inizio un po� di tensione che, per�, si � stemperata subito anche grazie ai compagni�.
Bruno Rosetti (Canottieri Ravenna), compagno di barca: �Non credo ancora che sia vero, sapevamo che i tedeschi sarebbero partiti a razzo, non siamo caduti nel trabocchetto e abbiamo dato il massimo nella seconda parte della gara quando loro erano gi� in calo�.
Jacopo Palma (Sisport Fiat), figlio d�arte, il padre Marco � stato infatti un canottiere di talento dal 1974, anno in cui vinse l�argento in due con al Mondiale junior di Ratzeburg, al 1983, anno in cui smise dopo aver vogato anche in quattro con e otto. �Sono felicissimo, finalmente potr� dire di essere stato pi� bravo di mio padre che, sempre qui in Germania 31 anni fa, vinse solo la medaglia d�argento. L�oro mi ripaga di tutte le mie paure, pochi mesi fa infatti temevo addirittura di dover chiudere anzitempo la stagione per una brutta pleurite che mi impediva anche solo di respirare. Ce l�ho fatta, ed � bellissimo�.
 

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