Giuseppe de Capua taglia il nastro dei suoi primi cinque mesi
�IL COINVOLGIMENTO DELLE SOCIETA� STA GIA� DANDO GRANDI RISULTATI�

BRANDENBURG (Germania), 5 agosto � E� giunto ieri a tarda sera, proveniente da Livigno dove sta seguendo la preparazione in altura della squadra che dal 28 agosto al 4 settembre prender� parte a Gifu (Giappone) ai Mondiali assoluti e pesi leggeri. E Giuseppe de Capua, dal 7 marzo di quest�anno Direttore Tecnico del canottaggio italiano, prima di assistere alle semifinali dei campionati iridati juniores che vedono impegnati 10 equipaggi azzurri, ha tracciato un succinto profilo di questi suoi primi cinque mesi.

Al di l� di quelli che saranno i risultati di questo Mondiale e di quello di Gifu, il nostro movimento ha gi� centrato un risultato che � a mio avviso � � particolarmente significativo, soprattutto se visto in prospettiva: quello del coinvolgimento delle societ� e dei loro tecnici nella formazione delle squadre che rappresentano l�Italia nelle competizioni internazionali ai vari livelli. Esaltare ed incentivare il lavoro di tante realt� che, grazie a questo tipo di impostazione, hanno potuto recuperare un ruolo attivo non solo nell�ambito della promozione ma anche in quello dell�attivit� agonistica vera e propria: ecco uno dei cardini sui quali poggia il mio programma ispirato, appunto, al decentramento. Quando decisi di accettare l�incarico le ho pensate tutte ed ho scelto questa soluzione non per partito preso ma perch� credo fortemente che sia la pi� valida anche se, poich� tutto � perfettibile, pu� anche darsi che in futuro si debba aggiustare qualcosa�.

Decentramento ma non isolamento, su questo punto il DT ha poi precisato: �Questa strada � quella che pi� di altre offre a tutto il canottaggio italiano, anche a quello che si pratica con passione ed entusiasmo nelle sedi pi� decentrate, la possibilit� di crescere; � l�unica alternativa ad un superclub federale che di fatto allontana sempre pi� il centro dalla periferia. Ed i risultati parlano chiaro, non si sono fatti attendere: ai Giochi del Mediterraneo di Almeria; in Coppa del mondo a Eton, Monaco e Lucerna; ad Amsterdam ai Mondiali under 23 hanno vinto o comunque recitato un ruolo da protagonisti molti equipaggi societari o intersocietari: segno, questo, non solo che un cambiamento era possibile ma anche che era atteso con impazienza da molti. Attenzione, per�: la Federazione non arretra ma recupera quello che � e deve essere il suo vero ruolo istituzionale di struttura qualificata e professionale che fornisce indirizzi, servizi ed un sostegno a tutti coloro che ne abbiano bisogno o che lo richiedano espressamente�.

Fissare delle regole chiare e pretenderne il rispetto da tutti: ecco un altro punto sul quale de Capua ha fondato il suo lavoro: �Per essere credibili occorre fornire garanzie e certezze, ed � quello che abbiamo fatto nello stabilire i criteri per la selezione degli equipaggi. E questi principi, assolutamente inamovibili, hanno ridato motivazione a tanti, dalle societ�, agli atleti, ai tecnici: ognuno deve sapere in anticipo quali sono i suoi diritti. Poi, una volta acquisiti, pu� decidere liberamente se avvalersi della struttura federale o procedere per proprio conto. Altro dato certo, assolutamente inconfutabile, � che con questo nuovo sistema non si � disperso un solo vogatore. Prendiamo, per esempio, questi Mondiali juniores: i migliori d�Italia ci sono tutti, o attraverso le societ� o attraverso la Federazione�.

Una strategia di nuovo stampo rispetto al passato, che ha attirato su de Capua anche delle critiche. Ma lui non arretra di un passo, continua su questa strada perch� ci crede ciecamente: �Non sono n� un politico n� un diplomatico e mi ispiro solo e sempre alla meritocrazia, mai ai compromessi�.


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