Schinias (GRE),
17 agosto 2004 - Anche quest'oggi riportiamo le dichiarazioni
raccolte da alcuni
dei protagonisti della squadra azzurra.
Matteo
Stefanini (al termine del recupero):
"Ho
voluto provare a fare una partenza molto forte perché avevo
intenzione di misurarmi con gli avversari; probabilmente se
avessi fatto una gara più tattica sarebbe andato
diversamente. Mi sentivo bene fino a 1000, 1200 metri poi mi
sono indurito ed e andata come avete visto. Peccato perché
avrei voluto fare questa gara in semifinale. Questa per me
resta un'esperienza positiva che mi ha fatto crescere e
maturare e in ogni modo, anche se ho mancato la semifinale,
non ho ancora concluso la mia Olimpiade. Per quanto
riguarda, invece, il mio futuro penso che in ottobre entrerò
nelle Fiamme Gialle per continuare a fare canottaggio ad
alto livello".
Raffaello
Leonardo (capovoga del quattro senza azzurro)
"Questo ritardo nel programma delle gare dovuto al
persistere del vento ci ha tolto un po' di concentrazione ma
nulla di più poiché siamo sempre determinati a raggiungere
la finale e poi a batterci per qualcosa in più. Posso
affermare questo perché tutti e quattro crediamo nel nostro
obiettivo e poi perché, senza individualismi, i miei
compagni di barca ascoltano quello che io gli dico e, molte
volte, anticipano anche le mie idee". A parlare è un
Leonardo che appare sereno e determinato anche nella vita
privata al punto di affermare: "Terminata l'Olimpiade mi
prenderò un periodo di relax per dedicarmi alla mia vita
privata. Ho voglia di mettere su famiglia ed intendo farlo
con la persona che mi sta vicino in questo momento. Una
persona davvero speciale con cui penso di programmare il mio
futuro".
Simone
Venier (quattro di coppia)
"Le giornate trascorrono in maniera frenetica e questa
situazione del vento non ci impensierisce perché abbiamo
visto che la barca può essere competitiva anche con questo
condizioni. Dobbiamo solo fare la semifinale ed entrare in
finale. Raggiunto questo obiettivo io ed i miei compagni
daremo tutto quello che abbiamo per arrivare più in alto
possibile. Abbiamo l'oro di Sydney da difendere e non
vogliamo fare brutta figura"