CONVENZIONE SPECIAL OLYMPICS � FIC: un grande passo verso l�integrazione

"Se il protocollo d'intesa Special Olympics con la FIC verr� approvato, sar� un grande passo in avanti per la nostra attivit� e un coronamento del nostro lavoro". Con queste parole Paolo Ramoni, responsabile per il canottaggio di Special Olympics Italia, ha commentato la possibile convenzione con la Federazione, che sar� discussa prossimamente nel Consiglio Federale.
Che cosa comporter� esattamente questa convenzione? "Sar� una sorta di ufficializzazione della pratica nel canottaggio di questi ragazzi con disabilit� intellettiva che aprir� loro le porte delle societ� di tutta Italia. Gli atleti Special Olympics saranno tesserati FIC a tutti gli effetti, con i diritti e i doveri che questo comporta, e permetter� loro di entrare in un nuovo mondo".
Questo significher� l'aggiunta di una nuova categoria a quelle tradizionali del canottaggio? "S�, adesso a quelle che dividono gli atleti per fasce d'et�, come Allievi, Cadetti, Ragazzi ecc, si aggiunge la categoria Adaptive, che riguarda i canottieri con disabilit� fisiche. In caso di approvazione della convenzione a tutte queste si aggiunger� la categoria Special Olympics".
La convenzione faciliter� notevolmente il vostro lavoro? "Indubbiamente, ci consentir�, per esempio, di utilizzare l'attrezzatura delle societ�, senza costringerci a portare le nostre in tutta Italia. In secondo luogo sar� una grande facilitazione per i genitori che vogliono far praticare il canottaggio ai figli disabili, essi avranno nelle societ� e nei circoli un importante punto di riferimento".
Oltre al remoergometro sar� prevista anche la pratica in acqua in equipaggi integrati, come � avvenuto a Sabaudia lo scorso giugno? "Certamente, gli equipaggi che prevedono sia atleti Special Olympics che tesserati FIC consentono a noi di stare pi� tranquilli per la sicurezza e danno luogo ad un grande passo in avanti verso l'integrazione nello sport".
Anche per Deborah Pennacchio (foto in alto), istruttrice di remoergometro per atleti con disabilit� intellettiva, questa convenzione rivestirebbe grande importanza.
Incontrata durante lo svolgimento della IV edizione di �Giochiamo a remare�, svoltasi negli impianti del Reale Circolo Canottieri Tevere Remo, afferma: "Sarebbe un riconoscimento da parte del mondo remiero del nostro lavoro. Questi ragazzi sono pieni di entusiasmo, mostrano continuamente la loro voglia di divertirsi, che deve essere l'anima dell'attivit� sportiva. Anche loro hanno voglia di vincere, ma senza le esasperazioni presenti in altri ambiti dello sport. Lavorare con loro � veramente speciale".

Lorenzo Arduini
Ufficio Stampa Comitato regionale Lazio FIC
   
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