LE ULTIME NOTIZIE DAL CAMPO DI REGATA

8� di temperatura, 80% di umidit�, venti deboli dai quadranti meridionali, possibilit� di pioggia: sono queste le condizioni attese per la disputa della seconda prova del campionato italiano di gran fondo. Sono condizione buone per disputare una regata di 6 km anche perch� il fiume Tevere � previsto in stato di magra con una portata di circa 110 mc/s e una velocit� della corrente di 0,7 m/s. Acqua quasi ferma, quindi, che permetter� di disputare la prova in condizioni ottimali, ad armi pari con gli equipaggi che abitualmente si allenano in specchi lacustri.
Altra nota interessante, per i malcapitati che vorranno bagnarsi nelle acque del fiume di Romolo e Remo, � data dalla temperatura di 11,5� dei flutti tiberini, inferiore di 5 punti rispetto a quella registrata nelle coste laziali del mar Tirreno. Ma anche in questo caso le preoccupazioni sono ridotte al minimo grazie al dispositivo di assistenza messo in opera dal Circolo organizzatore e poi, lo sanno tutti che i canottieri li fabbricano impermeabili! Insomma tutto � pronto per ospitare l�unico evento remiero nazionale della Capitale e alla Tevere Remo fervono i preparativi per offrire una organizzazione impeccabile condita dell�ospitalit� ormai nota agli amanti della voga. Un capiente gazebo � stato approntato per accogliere tutti anche in caso di pioggia e anche la tradizionale pasta e fagioli, che scalder� pubblico ed atleti a fine gara, � stata cucinata dagli ottimi cuochi dell� antico sodalizio romano.
Le condizioni del Tevere dovrebbero offrire al pubblico lo spettacolo di un grande evento remiero soprattutto in relazione ai risultati della prima prova, quella di Varese, dove, ad esempio, si � visto il successo nell�otto senior maschile dell�Armida sul Posillipo e, soprattutto, sulla canottieri Aniene che questa volta, giocando in casa, ha ottime possibilit� di recupero.
Il campionato � solo alle prime battute, dopo Roma ci saranno le regate di Pisa, Torino, Sabaudia e Viverone, ma non approfittare del fattore �campo� potrebbe compromettere l�esito finale del campionato. Il fiume Tevere va affrontato con maestria: i numerosi meandri che si incontrano lungo il percorso sono un banco di prova per i timonieri e i�quarta voga�. Guai ad affrontarli cercando di tagliare la traiettoria, si potrebbe finire nelle acque morte, dove la corrente rallenta notevolmente la sua velocit� facendo perdere secondi preziosi in una regata in cui si corre contro il tempo. D�altra parte la caratteristica principale di questa competizione � proprio la variegata tipologia dei campi di regata: laghi alpini di origine glaciale o morenica (Varese e Viverone), fiumi a regime appenninico (Arno e Tevere) dal quasi perenne stato di magra, il Po e la laguna costiera di Sabaudia. Non si cambia sono il paesaggio, ma anche la strategia di regata e forse il tipo di allenamento: per questo motivo il campionato di gran fondo si presenta sempre avvincente.

Giuseppe Lattanzi
Ufficio Stampa Comitato regionale Lazio FIC

Nelle foto: in alto l'arrivo della regata; in basso il Circolo Tevere Remo

   
Torna indietro