MONDIALI DI COASTAL, LA DURA VITA DI UN CRONISTA

Se le sette note musicali possono creare sapientemente mescolate dei capolavori, le note che invece arrivano dai Mondiali di Coastal Rowing inerenti all'informazione, sono per cos� dire...dolenti. Arrivato a Mandelieu venerd� in tarda mattinata, cerco la press room come da indicazione apparsa sulla brochure dei Campionati.
La saletta deserta, la porta chiusa a chiave. Mi avvicina una gentile mademoiselle chiedendomi che cosa mi servisse, cosa che feci presente, visto che avevo dal mattino con me pc portatile e macchine fotografiche sulle spalle.
Dopo alcune telefonate, mi comunica che la sala stampa � sulla spiaggia. Mi metto in marcia. Arrivo alla spiaggia, ed a mia domanda ad un addetto dell'organizzazione, mi viene risposto che il gazebo del Vip Accueil � anche sala stampa. Senza per� un collegamento internet o una presa di corrente. Mi viene in mente la pubblicit� dell'ENEL quando inseriscono la spina della corrente nella sabbia... Capisco le difficolt� della prima giornata ad un mondiale, e porto pazienza.
Alle 14,30 erano i programma le batterie. Chiedo quindi a chi si occupava dell'organizzazione dei trasporti in mare la possibilit� di salire su un motoscafo. Dapprima risponde che la cosa � molto difficile. Poi mi invita ad avvicinarmi all'imbarcadero e l� aspettare, avvisandoci che assieme a noi ci sarebbero stati dei colleghi francesi. Che problema?
Assieme al giornalista sloveno ci avviciniamo alla zona d'imbarco dei motoscafi. A nostra richiesta ci viene indicato uno e saliamo rimanendo in attesa. Dopo pochi minuti arriva una troupe francese e..."desolee"... mi viene comunicato...ma dobbiamo scendere.
Il resto per i minuti che seguirono � ridicolo... noi a chiedere un mezzo, l'addetto a convincerci che per quel pomeriggio non era possibile uscire in mare.
Tornato sulla spiaggia faccio presente al vicepresidente Alberti che a gare concluse si attiva con la Fisa. L'addetta molto cordiale, si scusa vedendo tra l'altro che ero stato accreditato ufficialmente come "photo and press", contattando la responsabile dell'organizzazione che assicura un mezzo per l'indomani.
Il collegamento Internet? Ma nella press room di partenza ... ovviamente...dove all'addetto di turno avrei dovuto chiedere il codice d'accesso per il wi-fi. Ritento sperando di essere pi� fortunato, ma la stanza rimane chiusa. Ah...dimenticavo, di programmi o risultati nemmeno l'ombra.
Me ne torno in albergo, l'Arcadia, che, meraviglie delle meraviglie, ha il wi-fi libero senza codice di accesso, ed in camera trasmetto il dovuto. Sabato giornata di buriana, con finali sospese, foto e quant'altro sempre spedite dalla camera di albergo.
Cortesemente il giornalista sloveno compagno di sventura mi avvisa che l'indomani, domenica mattina, giornata di finali, dalle 9 in poi avremmo potuto imbarcarci su un motoscafo dell'organizzazione. Alleluja. Ma...sar� vero? Fidarsi � bene... non fidarsi � meglio.
Domenica mattina dalle 6 black out in albergo. Sveglia prestissimo alla meno peggio, con il buio quindi, metto le mie poche cose nella borsa, e mi avvio prima delle 8 alla spiaggia.
La Pat Fisa interpellata, dispiaciuta, mi comunica che non c'� il programma di gare, e che per l'imbarco (dopo aver telefonato credo anche al Presidente della Repubblica francese), alle 8,45 all'imbarcadero avrei trovato posto su un motoscafo. Ma sar� vero?
Fidarsi � bene...non fidarsi � meglio. Vado all'imbarcadero. Sono le 8. Passa un mega motoscafo e attracca. Non si tratta certamente di quello che ci doveva accogliere. "Morning. I'm italian journalist. Can I..." Il passeggero, scopro essere il cameramen della TV francese, il quale in italiano mi invita ad uscire con loro.
Fatta! Un piccolo stratagemma, ma in mare ci sono! Il resto potete vederlo da voi. Qualche foto carina. Qualcuna un po' meno. Sono dovuto stare all'esigenze TV che riprendevano soprattutto i primi, regalando a chi era nelle retrovie delle onde da...Coastal Rowing, NO?!

Maurizio Ustolin

   
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