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MANDELIEU
(FRA), 20 ottobre 2007 - Manola Marinai � l�unico giudice
arbitro italiano ai Campionati del Mondo di Mandelieu, ed uno
dei pi� esperti in Italia, essendo stata impegnata parecchie
volte in questa stagione in questo tipo di disciplina. Dopo un primo giorno in III boa ("�ma qual � la terza boa?� si chiedeva l�arbitro toscano, visto che nel punto designato ce n�erano pi� d�una), sabato mattina � stata impegnata a terra ed ha avuto il tempo di scambiare due parole con noi in merito a questo primo mondiale. �La partecipazione mi sembra buona, ci sono parecchi equipaggi, anche se molti sono francesi, e si � potuto assistere a delle batterie molto combattute. L�organizzazione in generale � buona, anche se secondo me ci sono molte persone che lavorano, poco collegate tra di loro, ma soprattutto non pratiche di canottaggio, e questo ha la sua importanza. Alcuni disguidi: i risultati della prima giornata di gare ad esempio, ancora stamattina non c�erano. Un altro problema per questa disciplina � la visibilit�. Qui li vedi partire (da lontano) e li vedi arrivare (da lontano). A Montecarlo a febbraio ad esempio (bisogna dire che il percorso era da 8 km), la partenza era visibile da riva ed altrettanto l�arrivo. Dal punto di vista della sicurezza siamo tranquilli perch� gli stranieri che praticano il Coastal Rowing ed i francesi, precursori di questa specialit�, in particolare, sono molto attenti a questo tema. Buona la soluzione dei numeri in prua neri in campo giallo: molto facili da identificare. Anche il Coastal si sta specializzando con l�uso da parte di alcuni equipaggi del GPS. Il briefing � una parte importante di queste regate dove vengono date preziose indicazioni (che poi serviranno all�atto pratico) agli equipaggi. Anche nel nostro ambiente, sono pochi i giudici arbitri esperti (a parte alcuni francesi), dobbiamo quindi tutti quanti crescere assieme gara dopo gara, anno dopo anno.� |
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