PECHINO, 6 agosto 2007 � Quello di quest�anno � un Mondiale
particolarmente agguerrito. Ce lo dicono i numeri: oltre 600
atleti in rappresentanza di 49 Nazioni; fra queste:
Germania, presente in tutte e 13 le specialit� (49 atleti in
gara), Cina (12 equipaggi, 44 atleti), Stati Uniti e Italia,
quest�ultima al via della competizione iridata con 9
equipaggi (6 maschili, 3 femminili) e 39 fra vogatori
titolari, timonieri e riserve.
�In questi primi giorni di allenamenti �
confessa Claudio Romagnoli, l�esperto tecnico
cremonese che condivide con Paolo Dinardo la
responsabilit� di guidare il Settore Junior � ho visto
delle squadre molto forti e competitive anche se,
considerata l�onerosit� della trasferta, diverse di esse non
sono a ranghi completi. L�Italia, invece, � arrivata a
Pechino con nove equipaggi e, come presenze, � fra le pi�
numerose.
I ragazzi, dopo i primi giorni nei quali hanno accusato
qualche problema di adattamento fisiologico, ora stanno
tutti bene, hanno fatto un ottimo lavoro, anche sul piano
tecnico e mentale, e le barche stanno prendendo tutte il
ritmo e il passo che avevano a Piediluco prima della
partenza. Domani � in programma un�altra giornata di
allenamento e poi finalmente prenderanno il via le gare vere
che mi auguro possano regalarci qualche bella soddisfazione.
Quello che mi fa piacere far notare � che, dopo l�exploit
dei Mondiali del 2003 ad Atene quando con le donne vincemmo
quattro medaglie, di cui una d�oro nel quattro senza, il
settore femminile sta riprendendo quota. Qua ci sono molte
ragazze, brave e fisicamente anche molto belle. Se dovessimo
fare uno spot per invogliare le donne a fare canottaggio,
credo che questo sarebbe il modo migliore.
Il campo di gara � molto bello anche se talvolta vi spira un
po� di vento laterale che crea qualche disagio ai vogatori.
Ma il canottaggio � questo, dobbiamo metterlo in conto. Va
detto comunque che i cinesi hanno fatto veramente le cose in
grande, questo � un bacino olimpico vero e proprio, con una
struttura stupenda e funzionale al massimo; niente a che
vedere con quello di Atene�. |