Varese - Grande conclusione, in tutti i sensi, della Coupe
de la Jeunesse sul lago di Varese, un risultato che premia
il settore agonistico azzurro per il primato nella
classifica generale sia a punti (globalmente e
settorialmente) che a medagliere, ma anche quello
organizzativo, con piena soddisfazione della Canottieri
Varese e dei suoi soci, che assieme ai dirigenti hanno
saputo realizzare un'ottima macchina organizzativa. E alla
fine, come tutti i salmi che finiscono in gloria, un momento
di applausi per la bandiera della manifestazione che
ammainata � stata consegnata dal presidente Franco Ruspini
al presidente del Comitato di Cork (Irlanda) che
organizzativamente il prossimo anno cercher� di fare
qualcosa in pi� degli amici varesini. Un di pi� forse non
facile, perch� il progetto organizzativo della Coupe � parte
di un lavoro di ampio respiro che coinvolger� nei prossimi
anni il sodalizio che alla Schiranna da 80 anni ha messo
ottime radici (e festegger� tra breve questo importante
anniversario).
Radici assai apprezzate dalla citt�, che �finalmente sta
scoprendo il suo lago� come ha sottolineato l'on. Giuseppe
Zamberletti, l'uomo politico che in momenti difficili di
un'Italia terremotata seppe �inventare� la Protezione
Civile, organismo importante ed assai utile non soltanto da
noi, apprezzato anche all'estero e che nella sua qualit� di
presidente onorario della Canottieri Varese (dal 1988) non
ha voluto mancare a questo appuntamento.
E alla Schiranna sono stati notati numerosi presidenti e
dirigenti di societ� e di comitati regionali, che da anni
operano anche nell'organizzazione degli eventi agonistici e
che forse non hanno molto da imparare, ma che hanno portato
ai dirigenti varesini un atto di amichevole solidariet� per
l'assunzione di un onere organizzativo di questa mole. Un
impegno che vuole spaziare molto oltre, con l'ambizione di
pervenire nel giro di qualche anno a competizioni
internazionali di maggiore livello e che certamente a Varese
troverebbero ottima accoglienza. E uno dei prossimi
traguardi, come ha annunciato il presidente Ruspini, sar� la
candidatura al Mondiale Master, manifestazione forse meno
rigorosa per certi aspetti tecnici, ma assai impegnativa per
quelli logistici (previsione di 4.000 partecipanti), cos� da
consentire un ottimo collaudo sia dell'organizzazione
diretta che dell'accoglienza da parte della comunit�
varesina.
Da parte federale erano intervenuti alla Schiranna sia il
presidente Renato Nicetto (in procinto di partire per
Pechino, dove � gi� in allenamento la nazionale juniores)
che il presidente onorario Gianantonio Romanini, che ha
rammentato la storia delle prime edizioni della Coupe, con
la gara di Candia del 1985, la cui classifica fu vinta dalla
Francia. E forse con un po' di nostalgia si andava ad
osservare l'originale trofeo che da 23 anni ne segue gli
eventi, sulla cui base sono incise la localit� di
effettuazione e la nazione vincitrice anno per anno e quest'anno
la classifica ha premiato per la quinta volta l'Italia.
Da grande appassionato ed anche per festeggiare la
giovanissima atleta di Sanremo Gaia Garello (oro al sabato e
argento la domenica) c'era anche il vice presidente federale
Renato Alberti, forse anche interessato a sviluppare le
trame promozionali del Coastal Rowing, di cui una
manifestazione � in programma sul vicino lago Maggiore,
organizzata dalla Canottieri Arolo il giorno di Ferragosto.
E con varie funzioni i consiglieri federali Fabrizio Ravasi,
delegato alla Coupe e Team Manager della squadra, Corrado
Schinelli, responsabile del Coex, che ha sovrainteso alla
organizzazione tecnica. E tra il pubblico anche l'ex
consigliere federale Enrico Gandola, attivissimo di questi
tempi in barca, dedicandosi sul lago di Como alla promozione
del Coastal Rowing.
E per la comunicazione � stata molto apprezzata la
realizzazione dei nuovi comunicati di Canottaggio Service in
linea con le pi� avanzate impostazioni della FISA, anzi
forse con una migliore leggerezza grafica e quindi di buona
efficienza per gli operatori. E nei comunicati erano
inseriti i tempi parziali dei passagg� ai vari traguardi
intermedi, conseguiti per� con qualche problema in quanto,
come sottolineava il responsabile del servizio
cronometraggio le posizioni di rilevazione erano su barca ed
il cronometrista non disponeva di collegamento via cavo, con
possibilit� di netta segnalazione, ma doveva affidarsi ad
una comunicazione via radio, con qualche problematica
operativa per il moto ondoso. Ma comunque il servizio �
stato sviluppato con buona tempestivit�, mettendo a
disposizione i fogli dei risultati in tempo abbastanza
reale.
Ferruccio Calegari
Ufficio Stampa FIC Lombardia |