Varese - �Siete pronti�, aspetti signor giudice che mi
controllo il peso. Non vuole essere una battuta di cattivo
gusto, dopo la spiacevole situazione verificatasi sabato
alla Schiranna, quando il timoniere dell'otto forse per
reazione a qualche cibo improprio, come � stato riferito da
uno dei tecnici, nel corso della notte si sarebbe
alleggerito troppo. E alla bilancia il minor peso non �
sfuggito, con la conseguenza di non poter far correre
l'equipaggio (col timoniere che avrebbe dovuto portare una
zavorra oltre limite) perch� non c'era un sostituto, che poi
� stato ricuperato pi� tardi per la gara della domenica.
Cose che possono capitare nelle migliori famiglie. E in
tribuna presidente Renato Nicetto e presidente onorario Gian
Antonio Romanini ne apparivano rammaricati, particolarmente
per il quadro generale della partecipazione degli azzurrini
che sono apparsi squadra solida e ben preparata. Ed i
risultati del primo giorno lo attestano: quattro ori e 1
argento. Non vogliamo mettere in anticipo nel bilancio anche
una medaglia per l'otto, che auspicabilmente potrebbe
arrivare dalla seconda giornata. E senza voler appesantire
un clima comunque delizioso come vissuto nella
rappresentativa italiana ed anche per sottolineare
l'importanza che viene assegnata alla condizione fisica del
timoniere chiamato ad assolvere una funzione molto
importante in barca, ma a condizione di non gravare troppo
col peso sulla resa dell'equipaggio, vogliamo ricordare una
coppia di timonieri che hanno fatto la storia della
Canottieri Padova, il sodalizio del presidente Nicetto,
quando lui non era ancora l'importante personaggio di oggi,
ma un giovane vogatore impegnato. Negli anni cinquanta alla
Canottieri Padova c'erano due timonieri, il segaligno
Arnaldo Spigolon e il milanese, un po' in carne, Pierino
Casorati. Quest'ultimo era approdato alla Canottieri Padova
apportando l'esperienza acquistata alla Canottieri Milano,
dei valori indiscutibilmente importanti, ma chi doveva
vogare sentiva la differenza. Tanto che per poter restare
nei limiti il buon Pierino si assoggettava a delle diete
ferocemente ferree, tanta era la sua passione ed il
desiderio di essere ancora utile ai ragazzi in gara, mentre
per l'Arnaldo, altrettanto bravo, si poteva configurare
quella situazione che si pu� constatare oggi in presenza di
un �peso leggero� talmente naturale da non avere problemi a
tavola.
I risultati pubblicati offrono il quadro generale di una
bella situazione partecipativa della squadra italiana, che
nella giornata di domenica ricever� ulteriori applausi ed il
compiacimento degli importanti personaggi dello sport e
della politica. Una cosa non pu� essere scissa dall'altra e
grazie alla comprensione delle civiche autorit� (e quindi
ecco la funzione dei politici) varesine la Canottieri Varese
ha potuto realizzare la ristrutturazione di un impianto che
non era pi� sufficiente ad ospitare i grandi eventi. Per la
Coupe de la Jeunesse le realizzazioni proposte sono soltanto
una anticipazione dei progetti, che nel tempo dovrebbero
aiutare l'ottantenne sodalizio (e l'avvenimento di oggi �
soltanto parte delle iniziative celebrative) a maggiori
traguardi organizzativi. La partenza sembra avvenuta col
piede buono, si tratta ora di proseguire nell'impegno.
In tribuna nella giornata di domenica � prevista la presenza
di un importante personaggio della vita varesina, l'on.
Giuseppe Zamberletti, che ricordiamo nell'impegno
organizzativo della Protezione civile in momenti assai
delicati, oggi presidente dell'ISPRO, Istituto Studi
Protezione Civile Difesa e Sicurezza, che da appassionato
lacuale (� un varesino doc della vicina Calcinate) � sempre
stato vicino alla Canottieri Varese, di cui dal 1988 �
presidente onorario.
Ferruccio Calegari
Ufficio Stampa FIC Lombardia |