�Vostro on�, m�ha rovinato �a malattia. Io a quest�ora stavo in
America�, piagnucolava, in �Un giorno in pretura�, Alberto Sordi. �A me
m�ha salvato la nostalgia�, sorride Viviana Bulgarelli, ventunenne
vogatrice azzurra sul quadruplo pesi leggeri nell�ultima tappa di Coppa
del Mondo sul Rosee di Lucerna. �Ero usurata, ho ascoltato dei cattivi
maestri, anche se venivo da due medaglie d�argento in altrettanti
Campionati del Mondo; quelle sul doppio juniores, nel 2003 con Lara De
Stefano ad Atene e l�anno dopo assieme alla campana Laura Schiavone a
Banyoles. Ma fuori dalla barca, nella vita di tutti i giorni, certi
dissapori avevano avuto la meglio, il canottaggio mi sembr� un capitolo
chiuso nel libro dei ricordi di adolescente�.
Nata sul mare di Napoli, alla Riviera di Chiaia, figlia di Manlio � un
agente di commercio, socio del Savoia e d.s. dei remi biancobl� � e di
Rosa Maria Graziano - medico e mamma anche di Flavio, diciottenne pure
lui arruolato nella flotta di patron Pippo Dalla Vecchia �. Viviana ha
iniziato a remare nel 1998 sotto la guida di Antonio Colamonici e Franco
Noio all�Italia, altro storico Circolo di Santa Lucia, adiacente al
Savoia. �Poi pap� l�anno dopo divent� consigliere al canottaggio del suo
club��. E sei passata dai repubblicani ai monarchici che, d� la verit�,
un po� ti coccolano. Ma torniamo alla nostalgia. �L�aver smesso di
remare - ed una buona dose di avvilimento - mi stavano buttando tra le
braccia dell�anoressia, ero dimagrita di 6 kg, che non sono pochi per
una il cui peso standard � di 55. Qualche esame a Giurisprudenza ha
finito per saltare. Mi stavo proprio volendo male�.
L�anno scorso, alla fine dell�inverno, Mariano Esposito, l�allenatore
del Savoia, se l�� rivista davanti, lo sguardo un po� di traverso, la
consueta mise accattivante (�mi piace essere elegante, adoro fare
shopping�) e di nuovo tanta voglia di tornare in barca: �Basta coi
rimpianti, ho aperto la porta dello palestra e chiuso quella della
malinconia�. Perch�? �Il canottaggio, pi� che al fisico, fa bene al
cuore, come il caff� Hag: ti insegna a convivere, ad affrontare
situazione estreme, qui veramente c�� la parit� dei sessi, nessuno � se
vali - ti dice: tu sei una donna, aspetta. E quando torni nel mondo,
fuori dalla porta del Circolo, tutto � pi� facile�.
Parola di un�ex-depressa. |