LUCERNA,
12 luglio 2007 � Il Rotsee il giorno prima: si presenta in modo
delizioso al viandante stanco per la tirata senza soste di quattro ore e
per l�affannosa ricerca dell�hotel. Viaggio sulle linea uno per
raggiungere il campo di regata numero uno: sar� una coincidenza? No, non
lo �: per questo il giornalista sopporta anche il conducente che parla
soltanto il tedesco e non rappresenta un valido e concreto aiuto per
orientarsi all�interno della citt�. Ma fortunatamente non parliamo di
una giungla, ma di un allegro bosco: gli svizzeri di Lucerna, tradendo
la loro fama teutonica, sorridono a 360 gradi, non si sforzano ma anzi
volentieri lasciano scivolare via quattro parole italiane in mezzo alle
loro spiegazioni inglesi. Scesi dal bus, il giornalista si guarda
intorno: vede le barche ma non i vogatori, un olandese in body e
maglietta lo soccorre. Per modo di dire... La fermata giusta era quella
successiva. Oh italiani, finalmente. Buonasera Danieli, Gardino e Luca:
�Basaaaa�. E� fatta! �Scendi da questa strada�: ciao Enrico, ciao
Franco. Il Rotsee. �At last�. Un canottiere, punto di forza del quattro
senza egiziano, ci accompagna sino alle panchine e agli stand. �Italy?
Not so strong�. Non sapeva o forse ignorava le grandi manovre coppoliane?
Sartori&C gli faranno la festa? Per il momento Ouassim resta all�oscuro,
il viandante-giornalista mai stato a Lucerna preferisce optare per il
silenzio. Buonasera Polti! �Ti presento lo staff medico�. La
responsabilit� della cura di mente e corpo dei nostri ragazzi � in gran
parte loro. Per l�accredito? Di l�! La barretta di Miani, lo stretching
di Galtarossa e Ghezzi, le chiacchiere e gli sfott� di Galletelli: il
viandante-giornalista prende la via della tribuna stampa con un largo
sorriso. �Nice to meet you, Martina�: a base di ampia cortesia e totale
disponibilit� � la ricetta dell�ufficio stampa della terza prova di
Coppa del Mondo. L�accredito � staccato anche se sono quasi le 20... Il
ritorno verso il Centro � accompagnato dal rumore di una farfalla che
sbatte fortissimamente le ali: il quattro di coppia femminile della
Romania. Le indicazioni dei tecnici Molea e Cattaneo sulle batterie del
giorno dopo sono pane per i denti del giornalista: sbuca il DT Coppola
da dietro una pianta, fuori la mitraglietta ed � una raffica di...
domande! I due raggiungono la fermata del bus, salgono e si siedono uno
accanto all�altro: Caianiello! Coppola � salvo, Andrea si racconta senza
cedere alla timidezza. Arriva la fermata dell�hotel della Nazionale, il
viandante viene abbandonato: meno male che ci pensa il quattro con della
Grecia ad allietare con battute sugli italiani i rimanenti dieci minuti
di percorso ... |