SABAUDIA - �L�amor che move il sole e le altre stelle��. Quale
sentimento, se non quello preso in prestito dalla letteratura dantesca,
pu� aver spinto Leonardo Morsut a mollare una carriera gi� costellata di
successi nel gotha della Pallavolo, per darsi alla ricerca universitaria
prima e al canottaggio poi! Di punto in bianco, poco pi� di un anno fa,
ha detto basta ad una soddisfacente e remunerata carriera per dedicarsi
alla sua vera passione: le biotecnologie mediche. E ora lo ritroviamo a
Sabaudia, nei Campionati Italiani Esordienti, a conquistare un oro che
di certo avr� un posto di rilievo nel suo gi� ricco palmares. Nato a
Padova il 23 settembre del 1980, Leonardo � stato a lungo schiacciatore
� ricevitore della compagine veneta. Non poche le sue presenze in maglia
azzurra, con la convocazione per le Olimpiadi di Pechino 2008 che non
sarebbe stata di certo una chimera per colui che si era guadagnato il
vezzo di �martello�, ben figurando sui parquet di tutto lo Stivale.
Barba da francescano per questo �stangone� di 1 metro e 97 di altezza,
che nel suo curriculum, oltre a sette anni in A1 col Padova, vanta anche
16 presenze in maglia azzurra. L�ultima stagione, la 2005/2006, l�ha
disputata nelle fila dell�Itas Trento, prima di lasciare la borsa di
allenamento per la cartella di scuola e non tradire cos� la sua passione
principale: lo studio. "La pallavolo mi � sempre piaciuta � ci spiega al
termine del rush conclusivo di una finale davvero avvincente, vinta solo
al fotofinish sul concittadino Mattia Siliprandi -, ma la decisione �
stata motivata da una passione ancora pi� forte", quella per le
biotecnologie mediche, la materia in cui s'� brillantemente laureato col
massimo dei voti. Da circa un anno, per un migliaio di euro al mese, pi�
o meno un decimo del suo ultimo contratto, � ricercatore presso
l�Universit� della sua citt�.
Nessun rimpianto in una scelta �che in fondo al cuore sapevo che prima o
poi sarebbe arrivata. Il volley non era il mio obiettivo per la vita e
chi mi conosceva bene ne era conscio. Col Trento avevo firmato un
contratto di tre anni, ma dinanzi alla proposta di collaborare con
l�istituto di istologia, microbiologia e biotecnologie mediche non ho
potuto tirarmi indietro. Sapevo che il professionismo pallavolistico mi
avrebbe permesso di vivere di rendita, ma al momento di decidermi ho
messo da parte l�aspetto economico e ho preso la mia strada. Dovevo
farlo, altrimenti l�avrei rimpianto per sempre�. Una cartolina niente
male per uno sport messo spesso a repentaglio da ignominie di ogni tipo.
Pochi dubbi sui perch� abbia comunque deciso di non recidere
definitivamente il suo legame con le competizioni e tornare a misurarsi
nell�agonismo col canottaggio: �ovunque arrivi il denaro si smarriscono
i veri valori dello sport. Nel canottaggio ho trovato un mondo diverso,
con meno pressioni e pi� passione. Mi ero gi� cimentato con questo sport
da piccolino e mi era piaciuto. Negli scorsi mesi ho ripreso ad
allenarmi saltuariamente con la Padova Canottaggio e spinto dai tecnici
ho deciso di provare questa avventura�. Dopo aver piantato baracca e
burattini per tuffarsi nella ricerca si � sobbarcato giornate in
laboratorio �entrando alle 9 del mattino e uscendo alle 8 di sera. Quale
magnetismo abbia avuto su di lui il canottaggio � lui stesso a
spiegarcelo, dopo aver riposto le
pale e l�imbarcazione negli appositi
alloggiamenti. �In questo sport ci sono quegli ideali sani che piacciono
a me: � tutto a misura d�uomo e ci si allena per divertirsi. Fisicamente
ci sono differenze enormi tra il volley e il rowing: qui si fa una
fatica pazzesca e negli ultimi metri, quando il corpo sembra piantarsi,
� solo la testa che ti aiuta ad andare avanti�. C�� un realismo condito
di amarezza in certe sue dichiarazioni: �in questo sport ho trovato
quella pulizia che non c�� nelle vetrine di quei mondi dove ti fanno
contratti milionari mentre un ricercatore non arriva neppure a mille
euro al mese. Viviamo in una societ� sbagliata e questo � solo uno dei
tanti esempi�. Se continuer� col canottaggio ancora non lo sa: �il mio
obiettivo � quello di perseverare negli studi e possibilmente
trasferirmi negli Usa. Il canottaggio rimarr� comunque un grande hobby,
anche se � inutile porre dei paletti ad un futuro che non si sa mai cosa
potr� riservarti�.
Daniel Lestini |
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