SABAUDIA,
14 giugno 2007 - Ancora due giorni e il lago di Sabaudia, dopo 19
anni di "abbandono" agonistico nazionale, torner� a rivivere i fasti dei
grandi eventi degli anni '60, '70 e '80 quando sulle sue acque vi si
svolgevano il Trofeo Internazionale Natale Bertocco, le gare nazionali e
quelle di campionato d'Italia (l'ultimo evento nazionale di rilievo
organizzato sul lago pontino risale al 1988 con il tricolore Under 23)
facendo registrare, nel 1966, anche la presenza del Presidente della
Repubblica Italiana Giuseppe Saragat, giunto a Sabaudia per assistere
alla gara dell'otto dei corazzieri. Da quegli anni l'abbandono
agonistico da parte del canottaggio � stato quasi totale se si fa
eccezione per le regate regionali che, anno dopo anno, facevano
registrare un livello organizzativo sempre pi� mediocre. Una condizione
disastrosa peggiorata anche da una classifica nazionale stilata, negli
anni '80 da allenatori dell'epoca, che fece piombare il campo di regata
di Sabaudia tra i bacini di serie C, ovvero quelli che non potevano
ospitare eventi nazionali poich� v'erano solo sei corsie e la duna
proteggeva dal vento solo quelle lato mare. Un campo, quindi, destinato
a morire nell'incuranza di tutti con la torre d'arrivo piegata su se
stessa sotto il peso degli anni e sofferente per l'aggressione impietosa
della
ruggine che col passare del tempo l'attanagliava senza piet�. Un lago
che, nonostante il disinteresse italiano, continuava per� a vivere lo
stesso di canottaggio grazie all'attivit� delle tante nazioni straniere
che lo sceglievano come punto di ritrovo e d'allenamento collegiale, con
la presenza delle societ� militari (Marina Militare, Fiamme Gialle,
Forestale, Fiamme Oro) e delle societ� civili (Circolo Canottieri
Sabaudia, AS The Core Club) che sin dagli anni '60 sono di stanza sulle
sue sponde spendendo il loro tempo all'addestramento di generazioni di
vogatori che hanno vissuto, e vivono tuttora, sullo specchio d'acqua
all'ombra del Circeo i migliori anni della loro giovinezza.
Ora il Comitato regionale Lazio con la presidenza di Marcello Scifoni,
dopo anni d'immobilit�, ha ridato dignit� ad un campo di gara che gi�
nel 1935 ospit� le prime gare di canottaggio in occasione
dell'inaugurazione della citt�. Ci viene quasi da dire che mentre
Ulisse, con l'aiuto di Ermes, liber� i compagni dal giogo di Circe,
Scifoni, con l'aiuto di Antonio Baldacci, ha liberato il lago di
Sabaudia dalle sei corsie e dalla negativa classifica.
Un'assonanza
che ci piace evidenziare poich� il campo di regata di Sabaudia, per la
prima volta nella storia del canottaggio pontino, ospiter� gare di
campionato che si disputeranno su un campo di regata a otto corsie. Una
soluzione che � stata adottata grazie alle intuizioni degli esponenti
del COEX, del Comitato regionale e, soprattutto, al ritrovato interesse
organizzativo delle Societ� remiere di Sabaudia che stanno concorrendo
alla buona riuscita dell'evento. Non ci resta che confidare nella
benevolenza della maga circe e degli dei giove-pluvio ed eolo che si
spera nel prossimo week end siano in altre faccende affaccendati in modo
da lasciare il lago di Sabaudia quietamente e per intero ai canottieri. |