VENEZIA, 27 maggio 2007 � Venezia ha vinto l�edizione 2007 del tradizionale Palio delle Repubbliche marinare superando nell�ordine Pisa, Genova ed Amalfi.
Molti i canottieri imbarcati a bordo dei quattro galeoni: VENEZIA (Francesco Busato, Rossano Galtarossa, Giovanni Lunardi, Jean Smerghetto, Valerio Pinton, Alberto Vianello e Mauro Sambo); PISA (Lorenzo Carboncini, Massimiliano Landi, Francesco Fossi, Lorenzo Bertini, Leonardo Pettinari, Michele Michelotti); GENOVA (Davide Pignone, Lorenzo Zamboni, Nicol� Bo, Francesco Malerba); AMALFI (Leonardo Raffaello, Dario Dentale, Giuseppe De Vita, Francesco Gabriele, Gioacchino Cascone, Gennaro Gallo).
La regata, che si � disputata su una lunghezza di 2 chilometri, ha preso il via alle 18,15 dall�ex Molino Stucky e, dopo che le imbarcazioni avevano percorso il Canale della Giudecca e il Bacino di San Marco, si � conclusa al Molo San Marco.

Storia del Palio delle Repubbliche Marinare

Il Palio delle Repubbliche Marinare � una sfida che viene disputata ogni anno tra le quattro antiche Repubbliche Marinare (Amalfi, Genova, Pisa e Venezia), che a turno organizzano la regata. Con la regata, le antiche Repubbliche Marinare si contendendo simbolicamente il primato sul mare, che un tempo fu causa di lotte tremende, in particolare tra Venezia e Genova. L'ultima regata disputata a Venezia � stata quella del 2003. La regata � preceduta da un imponente corteo storico, nel quale sfilano centinaia di persone che indossano costumi riprodotti su disegni dell'epoca e portano i vessilli delle antiche Repubbliche Marinare. La regata si svolge su un percorso di 1800-2000 metri e vede contrapposte quattro imbarcazioni perfettamente uguali contraddistinte dai colori azzurro (Amalfi), bianco (Genova), rosso (Pisa) e verde (Venezia), Gli equipaggi sono composti da otto vogatori ed un timoniere, le imbarcazioni originariamente furono costruite interamente in legno a Venezia dagli artigiani della "Cooperativa fra Gondolieri di San Marco" e benedette dall�allora patriarca di Venezia Angelo Roncalli (divenuto poi Papa con il nome di Giovanni XXIII). Ogni imbarcazione porta anteriormente una polena: il cavallo alato raffigura Amalfi, il drago alato Genova, l�aquila Pisa ed il Leone Venezia. Recentemente gli scafi originali sono stati sostituiti da esemplari in vetroresina, pi� leggeri e veloci ma pressoch� identici nella forma a quelli costruiti in legno negli anni Cinquanta. La regata � preceduta da un imponente corteo composto da 320 figuranti (80 personaggi in rappresentanza di ogni repubblica) che rievoca i caratteri, le vicende ed i personaggi della storia delle quattro antiche citt� marinare, che nel medioevo, solcando i mari con le proprie flotte, avevano ottenuto prosperit� e diffuso la propria cultura in tutto il bacino del Mediterraneo attraverso il dominio militare e commerciale. A Venezia il traguardo � posto in Bacino San Marco. Storia: Dal 1956 si disputa la Regata delle Antiche Repubbliche Marinare tra gli equipaggi delle citt� di Amalfi, Genova, Pisa e Venezia. La manifestazione, ideata con finalit� promozionali e turistiche, rievoca il fasto degli avvenimenti pi� significativi della vita delle quattro Repubbliche Marinare. La prima edizione ufficiale si disput� proprio a Pisa il primo luglio di quell�anno. Da allora ogni anno la sfida viene riproposta a turno, nelle acque del mare ad Amalfi ed a Genova, in Arno a Pisa e nella laguna a Venezia. Il Corteo di Pisa fa riferimento alla leggenda di Kinzica de� Sismondi, eroina pisana, che secondo la tradizione salv� la citt� dall�invasione dei saraceni, accorgendosi, di notte, del pericolo che incombeva sulla citt�. La fanciulla pisana chiam� a raccolta, suonando la campana della torre del Palazzo degli Anziani, donne, vecchi ed adolescenti, poich� in quel periodo gli uomini, di et� matura per l�uso delle armi, si trovavano impegnati con le galee ad assediare Reggio Calabria. Rapidamente i cittadini, allarmati, si armarono ed ingaggiarono una lotta accanita con Musetto ed i suoi uomini. La tradizione narra che Kinzica, incurante del pericolo, incitasse i concittadini a resistere alla dura battaglia. Alla fine i musulmani furono sconfitti e nessuno di loro pot� riprendere il mare.