di Augusto Martellini
Gli scavi recenti hanno permesso di recuperare alcuni dei maggiori
edifici pubblici del centro urbano, in particolare il foro e la zona
degli edifici di spettacolo, tutti lungo la Flaminia, il cui tratto
urbano � basolato e delimitato da marciapiedi e canalette, e il cui
ingresso settentrionale in citt� � dato dal grande arco detto di S.
Damiano, resto di una struttura originariamente a tre fornici, costruita
in opera cementizia rivestita da lastre di travertino. Immediatamente al
di fuori dell'arco sono state ripristinate due sepolture monumentali,
destinate a personaggi e famiglie di rilievo nell'ambito cittadino, una
delle quali pu� identificarsi nei Furii. Il foro, di forma trapezoidale,
� posto ad O della Flaminia, da cui � separato da due piccoli archi
quadrifronti che ne costituiscono l'accesso; sul piazzale, in parte
pavimentato in lastre di marmo rosa, prospettano a sud due templi
gemelli, il cui alto podio serve a regolarizzare la pendenza del terreno
naturale, a nord una serie di ambienti absidati, certamente a
destinazione pubblica, forse sede del senatus municipale e dei locali
annessi: da questa zona provengono alcuni frammenti di statue onorarie
della famiglia giulio-claudia, fra cui una testa-ritratto di Claudio. A
E della strada, di fronte al foro, � la basilica, grande edificio
absidato a tre navate, della quale sono tuttora visibili i plinti delle
colonne interne. Dopo i resti di alcuni ambienti appartenenti ad edifici
forse privati, � la chiesetta di San Damiano, costruita utilizzando le
murature di un edificio antico. Accanto alla basilica, una strada
basolata, perpendicolare alla Flaminia, conduce alla zona degli edifici
di spettacolo: sono stati scavati l'anfiteatro, per la cui costruzione �
stata sfruttata una dolina, e il teatro, interamente costruito, le cui
gradinate sono impostate su una serie di ambienti voltati; i due
edifici, posti all'incirca sullo stesso asse, sono frutto di un unico
disegno progettuale. Nei pressi del teatro, una piccola costruzione con
colonne poteva essere una palestra; lungo il muro perimetrale
dell'anfiteatro, sul lato opposto della strada, � una grande cisterna,
di forma allungata, formata da vari ambienti. Verso S sono ancora
visibili i resti di un impianto termale, il cui scavo, solo parziale, ha
restituito anche mosaici pavimentali. |