Fabrizio
Ravasi giunge a San Giorgio di Nogaro domenica a met� mattina.
Dopo i saluti di rito ed una visita veloce a parte degli impianti della
societ� friulana, accetta di scambiare quattro chiacchiere.
Cosa ne dici di questo campo?
Sono rimasto sorpreso da questo campo di gara che non conoscevo. E�
tutto molto funzionale, una manutenzione impeccabile. E� un campo che si
merita qualche manifestazione di rilievo.
E l�argomento � sulla bocca di tutti: una prova del Campionato di Fondo,
oppure un Meeting allievi e cadetti, e perch� no? Una futuribile
candidatura ad una Coupe de la Jeunesse.
Adelfi Scaini il Presidente della Canoa San Giorgio (un passato da
consigliere nazionale nella Fick), si avvicina quando sente parlare
della sua societ�, e sciorina al consigliere milanese le dotazioni
attuali di questa sede a cui non manca nulla per decollare, nemmeno la
forte volont� dei dirigenti friulani, figli di un territorio volano
dell�economia del nord est.
Qui nulla � impossibile.
Basta volerlo�e lavorare per ottenerlo. E di questo Scaini & C. sono
coscientemente consapevoli.
Ma tornando al canottaggio universitario?
E� certamente una parte importante della nostra Federazione. Ci
vorrebbe per� un impegno economico deciso che permettesse di gestire una
squadra universitaria che sta a met� tra la Fic ed il Cusi. Non facile.
Le strutture in alcuni Cus per� ci sono, in altri stanno nascendo�
S�, le strutture in alcuni casi ci sono, vedi Milano, Pavia, Bari, da
altre parti si sta lavorando� Rimane per� il problema di come gestire
una squadra. Dove e quando fare le selezioni. A spese di chi.
C�� un calendario internazionale con gare che potrebbero essere a costo
zero, alle quali molti universitari vorrebbero partecipare�
Conosco anche questa situazione. Zagabria, Nantes, Groningen, sono
appuntamenti del canottaggio universitario importanti. Resta per� il
problema a mio avviso in quale modo comporre la squadra. Lo scorso anno
per i mondiali a Trakai in Lituania, il dt ha scelto i nominativi sulla
base delle persone che conosceva perch� transitate da Piediluco, ed ha
formato gli equipaggi. E tu? Hai qualche idea?
Ma come�l�intervistato non era lui?
Io? Io credo che l�importante � partire. Gli atleti universitari che non
fanno parte delle squadre nazionali danno la loro disponibilit� e si
formano gli equipaggi. E si inizia un circuito di gare universitarie, un
calendario parallelo che non vada ad interferire con le gare gi� in
calendario nazionale.
Forse per una volta�basta provare.
Maurizio Ustolin |