Al
primo meeting nazionale, tra i tanti spettatori accorsi da
tutta l�Italia per sostenere i loro beniamini, incontriamo
Fabio Nebuloni, ex pentatleta giunto a Piediluco non
soltanto per godere dello spettacolo offerto dalla regata,
ma soprattutto per mettersi al servizio del Comitato
Regionale Lazio, collaborando all�allestimento dello stand,
e nella promozione dei campionati italiani di canottaggio di
categoria e dei primi Giochi nazionali sperimentali Special
Olympics, che avranno luogo sul Lago di Sabaudia il 16 e 17
giugno. Fabio, olimpionico ad Atlanta �96, che vanta nel suo
palmares ben cinque titoli mondiali militari, azzarda delle
similitudini tra il canottaggio e il pentathlon moderno:
�Apparentemente sono due discipline completamente
differenti, ma in realt� sono accomunate dallo spirito che
pervade i loro praticanti, quello associativo, leale,
solidale. Nel canottaggio come nel pentathlon moderno, gli
atleti sono sottoposti a duri e costanti allenamenti, che in
vista delle gare pi� importanti cominciano alle prime ore
dell�alba e terminano al tramonto�. E tra uno sguardo alle
regate pi� avvincenti, e le spiegazioni fornite ai tanti
interessati recatisi allo stand, continua dicendo: �In
questa specialit�, il risultato agonistico passa quasi in
secondo piano, e l�obbiettivo primario sembra essere quello
di saggiare il livello di preparazione degli avversari
tenendo un po� celate le proprie carte. Inoltre � uno sport
strettamente legato alla natura, e questo gli conferisce
ancor di pi� un�aurea magica e suggestiva�. Durante le
premiazioni, forse perch� queste gli ricordano le sue
vittorie passate, si scorge sul suo volto espressioni di
ammirazione e un mal celato velo di commozione. Si
entusiasma particolarmente infine, nelle gare degli otto
con, dove trionfano il Lazio e la Lombardia e sorridendo
commenta : �Sono veramente contento. Essendo lombardo non
potevo non tifare per i biancoverdi, ma vivendo ormai a Roma
da molti anni, mi fa enormemente piacere la vittoria del
Lazio. In ogni caso, auguro a tutti gli atleti, di qualunque
categoria, che ho avuto la possibilit� di vedere in gara in
questi giorni, di poter assaporare la gioia di un Olimpiade,
anzi, senz�altro qualcuno di loro ci appassioner� l�anno
prossimo a Pechino�. E se l�in bocca al lupo speciale per i
nostri vogatori, viene da chi questo sogno lo ha gi�
concretizzato, sar� senz�altro di buon auspicio.
Tiziana Pagano |
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