Roberto
del Pozzo e Barbara Vacca, studenti di �Comunicazione e
management delle imprese sportive�, sono altri due stagisti
del gruppo di neolaureandi e laureati che hanno aderito al
protocollo d�intesa tra La Sapienza e il Comitato Regionale
Lazio, hanno voluto raccontare a loro modo il canottaggio
realizzando un�intervista alla Signora Angela Di Maio, mamma
di Laura Schiavone, che oltre ad essere madre � anche medico
tossicologo, la quale insieme al marito Massimo, anche lui
medico odontoiatra, segue le gesta della figlia sia in
Italia che all�estero. Una chiacchierata dal titolo �A
spasso con la mamma di una campionessa� da leggere tutta
d�un fiato e dalla quale emergono i timori delle scelte
della figlia ma anche le grandi soddisfazioni che Laura
riesce a dare alla famiglia.
A spasso con la mamma di una campionessa
Negli
ultimi anni il canottaggio italiano � sempre pi� rosa. Nelle
regate, sia nazionali che regionali, � in costante ascesa la
presenza di equipaggi femminili e di atlete di grande
spessore internazionale tra cui spiccano Elisabetta
Sancassani, Gabriella Bascelli, Laura Bilani, Erika Bello e
Laura Schiavone, tanto per citarne alcune, che dedicano gran
parte del loro tempo alla pratica del canottaggio d�alto
livello. Con loro aumenta anche la presenza discreta dei
pap� e delle mamme e a Piediluco, passeggiando sulle sponde
del lago in attesa del passaggio di una gara, abbiamo
incontrato proprio la signora Angela Di Maio, mamma di Laura
Schiavone, una di loro. Noi, che ci affacciamo a questa
disciplina per la prima volta, non ci siamo fatti sfuggire
questa succosa occasione e le abbiamo chiesto di raccontarci
la passione della figlia dal suo punto di vista: �Per me non
� difficile capire la scelta di mia figlia, perch� provengo
da una famiglia di sportivi - dice - io sono stata una
discreta giocatrice di tennis da tavolo e, soprattutto, ho
giocato a pallavolo in serie B. L�altra mia figlia mi ha
�emulato� e ora gioca in serie C, invece Laura, a 11 anni,
ha deciso di seguire la passione di mio padre, che
gareggiava a livello nazionale. Fino a pochi anni fa si
allenava a Salerno, dove tuttora abitiamo. Ha iniziato
l�Universit� vicino a casa, ma per problemi logistici legati
alla distanza tra Facolt� e campo di allenamento ha deciso
di trasferirsi a Pavia, dove attualmente si allena e studia
Ingegneria al College universitario�. Se pur visibilmente
restia a raccontare il suo ruolo di mamma, la signora Angela
non si sottrae alle domande e continua dicendo: �In tutti
questi anni Laura l�abbiamo seguita costantemente per tutta
Europa. Prima perch� era piccola, ora che vive lontana da
casa invece approfittiamo delle competizioni remiere per
vederla. Anche se, in realt�, neanche in queste occasioni
riusciamo a stare insieme pi� di tanto. Durante le gare �
bene che stia con i compagni e con gli allenatori, e poi, si
sa, gli atleti nei momenti della gara sono concentrati e
quindi � difficile dialogare con loro e mia figlia non � da
meno. Noi rispettiamo i suoi stati d�animo e rimaniamo ad
una certa distanza per non disturbarla�. Dalle parole di
questa mamma si nota come sia complicato rimanere distaccata
nel momento in cui Laura � in gara, a tal punto che la
Signora Angela ci confida che: �Lei sa sempre che noi siamo
l� a sostenerla in silenzio per� all�arrivo, quando io penso
che lei debba dare qualcosa in pi�, faccio un fischio in
modo che lei possa sentire la nostra presenza anche se sono
convita che sia difficile questo ma a me fa stare meglio�.
Prima di finire la piacevole conversazione Angela ci dice
quello che ogni atleta vorrebbe sentire dalla propria madre
�La cosa pi� importante, per me, � che lei sia felice. Il
canottaggio � uno sport molto impegnativo e lei, come tutti,
ha avuto dei momenti di crisi, ma noi la appoggiamo in ogni
sua decisione, continueremo nel caso in cui decidesse di
abbandonare questo sport e la sosterremo finch� vorr�
proseguire.�
Fin qui le parole della mamma, ma noi abbiamo voluto parlare
anche con Laura la quale ci conferma che: �Mi seguono
ovunque sin dalla prima gara, anche ora che abito a Pavia,
dove ho raggiunto la mia compagna di voga e amica Elisabetta
Sancassani, ed ancora mia mamma ha il terrore di vedermi
gareggiare. Credo che sar� impossibile farle passare questa
apprensione � e sorridendo aggiunge � mi ricordo ancora
quando ero alle prime armi e mi seguiva ovunque con le
magliette asciutte, per paura che mi ammalassi.�
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