Anche
il Cus Ferrara, seguendo l�esempio delle societ� d�Italia dal blasone
centenario, si presenta alla regata di fondo pi� importante d�Europa, la
Head of the river, a Londra sabato prossimo, per sfidare il resto del
continente e cominciare a respirare l�aria delle grandi kermesse
internazionali. La trasferta sar� possibile grazie all�appoggio degli uomini
del College Remiero Universitario di Ferrara, la cui dirigenza continua a
lavorare nel tentativo di ampliare il bacino dei suoi iscritti, al fine di
donare al canottaggio e alla citt� estense una nuova possibilit� di scelta
per i vogatori universitari di tutta Italia. I quattro uomini d�oro della
societ� estense, i due volte campioni del mondo 2006 Martino Goretti
(tesserato per la Moto Guzzi) e Michele Savri�, gli azzurri Marco Cecchin e
Tommaso Balboni, saranno affiancati dai veterani atleti ferraresi per
costituire l�otto con timoniere Pesi Leggeri che per valori tecnici e
fisiologici si presenta alla partenza della competizione londinese con un
organico sulla carta pi� forte di quello che, nel giugno scorso, ha
conquistato il titolo nazionale di specialit� sulla distanza olimpica. A
confrontarsi con i migliori atleti del mondo, dopo le esperienze lo scorso
anno delle regate di Berlino, Zagabria e Amsterdam, saranno presenti a
completare l�organico Gabriele Braghiroli, Simone Aringhieri, Alberto Azzi e
Alessio Galletti, ormai esperti di competizioni di lunga durata e anche loro
campioni italiani in carica di categoria. Enrica Calura, ex atleta di buon
livello e timoniere per l�occasione, avr� il non facile compito di
districarsi in un percorso che vede 420 otto con timoniere iscritti (sette
gli equipaggi Pesi Leggeri), e che ha il Cus Ferrara iscritto nella
categoria �lite, una speciale classifica che stabilisce l�ordine di partenza
in relazione ai risultati conseguiti dagli atleti componenti
dell�equipaggio. E� proprio il palmares conseguito negli anni che permetter�
al Cus Ferrara di partire cinquantasettesimo, evitando il rischio di
rimanere imbottigliato da equipaggi pi� lenti, che pregiudicherebbero il
risultato in un percorso che non presenta grosse difficolt� per quanto
riguarda le traiettorie, ma diventa pericoloso per qualche ponte ad arcate
che pi� volte hanno compromesso i risultati di qualche equipaggio alle
precedenti edizioni.
Ufficio Stampa FIC Emilia Romagna
Davide Ghidoni |