Moto
Guzzi, Tirrenia Todaro, Aniene, Lario, Lazio, Firenze, Roma,
Varese, Genovesi Elpis, Diadora, Dopolavoro Ferroviario,�ma
quante sono le societ� che hanno iscritto propri equipaggi
alla seconda prova del campionato italiano di gran fondo?
300 atleti �master� divisi nelle due categorie under 44 ed
over 43 si disputeranno nelle specialit� del quattro di
coppia e del otto fuori scalmo il medagliere. Sono vecchie
conoscenze del panorama remiero nazionale, chi non ricorda
le ultime sfide tra Moto Guzzi e Tirrenia Todaro?
Gare appassionanti in cui l�allenamento e l�esperienza nel
condurre gare cos� lunghe si esauriscono nel giro di minuti.
E� sorprendente il numero di iscritti all�intera regata, la
pi� importante tra quelle che ogni anno si disputano a Roma,
ma� pi� della met� sono proprio loro, i �master� che
annoverano una cospicua parte al femminile. Le 62 signore
del remo non sembrano intenzionate a sfigurare, �l�altra
met� del cielo� non molla anche in uno sport cos� duro,
decisa a dimostrare che il canottaggio � anche donna. Con la
grinta di sempre e qualche accortezza in pi� dovuta
all�esperienza maturata in tanti anni sui campi di regata,
scenderanno in acqua, con lo spirito agonistico giusto, 12
otto fuori scalmo maschili decisi ad interpretare la
competizione al meglio, nella consapevolezza di avere
avversari di livello.
Nel
settore del quattro di coppia 5 armi femminili e 21
maschili, divisi in nove under 44 e 12 over 43, saranno
pronti al via a partire dalle 10,26.
Sar� davvero interessante assistere alle loro scelte nell�
affrontare il fiume e i suoi meandri: guai ad entrare nelle
acque morte o ad accostarsi troppo alle rive, basta una
interpretazione errata della rotta migliore per accumulare
un ritardo pesante. In questo tipo di regata conta molto
l�esperienza del timoniere e non si potr� contare su qualche
sbalzo di corrente perch� l�ing. Roberto Troiani dell�ENEL
ha garantito portata costante durante tutta la competizione
e c�� da giurare che dalla diga di Castel Giubileo non
uscir� una goccia d�acqua in pi�. I meandri tiberini,
numerosi lungo il percorso, metteranno a dura prova
l�esperienza fumarola degli equipaggi, infatti, potrebbe
essere determinante l�individuazione di traiettorie ottimali
per sfruttare al meglio la corrente fluviale ed in questo i
�master� dei sodalizi romani dovrebbero essere veramente
�maestri�.
La
presenza di numerosi equipaggi del Reale Circolo Canottieri
Tevere Remo ha una motivazione in pi� rappresentata dal
Trofeo �Giuseppe Picca� per il quattro di coppia maschile:
numerosi soci di questo sodalizio hanno la fondata ambizione
di portare a casa il prestigioso trofeo che � una meritoria
iniziativa nata all� interno dello stesso Circolo. Insomma
�master� si, ma guai a chi molla! A Roma si dice �mettersi a
tigna� per indicare la propensione a non lasciarsi superare
ad ogni costo. Quindi siamo tutti avvisati!
Giuseppe Lattanzi
Addetto Stampa Comitato Regionale Lazio FIC |