Dunque
partir� alle 10,00 del 3 dicembre la seconda prova del
campionato di gran fondo sulla distanza di 6 chilometri con
corrente a favore: sar� una regata interessantissima dal
punto di vista agonistico in un contesto ambientale che far�
vivere agli atleti uno scorcio significativo di campagna
romana. Seimila metri di gara, dunque, che decideranno il
vincitore, ma pochi sanno che su questa parte di fiume si �
navigato fin dai primordi della nostra civilt�.
E� paradossale fare questa affermazione per presentare una
competizione remiera, ma i campi di regata in Italia sono
tutti accomunati da eventi storici ed artistici che vale la
pena di conoscere. Roma, ovviamente, non fa eccezione. La
partenza a Villa Spada, nel tratto prospiciente il centro
sportivo della Guardia di Finanza, sembra un tratto di fiume
come un altro, invece no. Su quelle rive, infatti, inizi� la
storia della civilt� laziale, non si tratta della leggenda
di Romolo e Remo abbandonati alla corrente, bens� qualcosa
di diverso: la presenza di un insediamento umano del IX
secolo prima di Cristo.
Ecco la prima sorpresa: sulle rive dei 6 chilometri di
percorso esistevano almeno due citt� costruite su
altrettante alture. Una in partenza chiamata Fidenae
l�altra
in prossimit� dell�arrivo denominata Antemnae, questo mentre
sulla sponda destra si andava delineando la civilt� etrusca.
Il Tevere in quel tratto era il confine tra la cultura
latina e quella degli Etruschi. Ma esistevano pure punti di
attraversamento controllati proprio da questi ultimi che nel
tempo avevano costruito una civilt� di livello superiore
rispetto a quella laziale, ancorata alla pastorizia e alle
colture estensive.
Antemnae e Fidenae vissero il loro tempo fino alla conquista
romana che le spazz� via con una determinazione fuori di
ogni immaginazione: in modo particolare Fidenae, colpevole
agli occhi dei romani dell�alleanza con gli etruschi di Veio,
non fu solo conquistata e rasa al suolo, ma la collina su
cui sorgeva fu adibita dai conquistatori a cava di tufo in
modo da far scomparire alla radice ogni traccia. Certo oggi
alzando un istante gli occhi alla partenza si pu� vedere un
centro abitato abbastanza anonimo, ma che nasconde una
grande storia testimoniata da migliaia di reperti
archeologici di pregevole fattura, purtroppo non ancora
esposti in museo. Pochi sanno,inoltre, che il segnale di
partenza dei giudici di regata sembra riecheggiare
le
grida di guerra di Brenno re dei Galli, che proprio nelle
vicinanze di Villa Spada sconfisse duramente i romani ,
imponendo il diritto del pi� forte con il celebre �Guai ai
vinti!�.
Per fortuna i tempi sono cambiati e l�equipaggio vincitore
stringer� sportivamente la mano al secondo classificato. Ma
l�ultimo gioiello di questo percorso di regata � dato dalla
fonte dell�Acqua Acetosa proprio sulla linea di arrivo.
Situata sulla riva destra del Tevere da essa scaturiva un�
acqua acidulo-ferruginosa ritenuta "salutare per reni,
stomaco, fegato, milza, e mille altri mali". Chi vuole ne
approfitti anche se dagli anni �50 non � pi� possibile bere
a causa dell�inquinamento della falda, l�unica consolazione
rimane la bella fontana ninfeo fatta erigere da Papa
Alessandro VII Chigi (1655- 1667). Certo che come percorso
di regata non � il massimo con tutti quei meandri, ma come
ricchezza storica ed artistica davvero niente male. Non c��
da meravigliarsi siamo in Italia!
Giuseppe
Lattanzi
Addetto Stampa Comitato Regionale Lazio FIC |