Barcarola sta trasformandosi in un grande evento remiero,
grazie agli atleti ed ai dirigenti. Ma non solo. L�edizione
2006 porta la firma di due tecnici illustri che sabato
pomeriggio, in veste diversa si sono dati un gran daffare
per quanto riguarda l�organizzazione: Antonio Baldacci e
Spartaco Barbo.
Il Baco nazionale (con la Marta al seguito), avvisato solo
pochi giorni prima si � precipitato venerd� mattina a
Trieste, ben fornito di telo da mare e creme abbronzanti,
trovando al suo arrivo sulla riviera triestina.. pioggia e
vento. L�ho incontrato al Saturnia, e tra un mezzo sorriso e
l�altro mi chiese come mai un tempo del genere, viste le
code di vacanzieri ai caselli diretti verso i litorali
sloveni e croati. �La prima pioggia d�agosto�rinfresca il
bosco�� risposi, e ci demmo appuntamento per l�indomani. Per
fortuna, dopo la pioggia del mattino, il sabato pomeriggio
offr� ai �barcaroli� un paio d�ore di tregua, ed il Baldacci
pot� cos� esprimersi al meglio. Se su un campo di gara da
distanze olimpiche usi la bicicletta, su uno da sprint
usi�le gambe� e cos�, il Nostro, addetto alle partenze, con
radioline malfunzionanti, ripeteva gara dopo gara il
percorso partenza-arrivo-partenza, lasciando sul lastricato
un solco ben visibile. Scherzi a parte� se non ci fosse il
Baco�si dovrebbe inventarlo� Com�era da atleta in
barca�anche sui campi di regata, nell�organizzazione � una
sicurezza.
Lo chiamano talvolta �Barbaco�, per abbreviare la sua
anagrafe che fa Spartaco Barbo. Tecnico del Saturnia, ma
sabato pomeriggio davvero eccellente speaker. Aspettate.
Dopo aver organizzato assieme al ds il cartellone dei
partenti, dal motoscafo buttato in acqua boe e gavitelli per
il campo assieme a Gioia� qualche minuto prima delle 17
troneggiava sul traguardo per commentare i match race di
Barcarola. Tanto informato quanto entusiasta, � riuscito a
dare una verve diversa ad una gara di canottaggio
�speakerando� in maniera egregia. Chi lo conosceva in questa
sua veste per fortuna aveva preso le debite precauzioni. In
prossimit� dell�arrivo infatti, era posizionata l�ambulanza
con il medico di servizio. No. Non era per gli atleti, ma
per Spartaco, che infervorato nel commento delle gare che
spesso si risolvevano sul filo dei centesimi, paonazzo, vene
al collo ingrossate, continuava ad incitare, ad urlare�
Anche questo fa parte del nostro splendido canottaggio
italiano.
(Nelle immagini di Maurizio
Ustolin: Antonio Baldacci , Spartaco Barbo) |