E� stata un�occasione molto
piacevole rientrare anche se solo per pochi giorni in
squadra nazionale juniores dopo tanto tempo. E
l�internazionale di Bled � stata l�occasione per fare un
salto indietro di una decina d�anni, ed anche se le
persone non sono le stesse, il clima � rimasto identico.
Professionalit� sul campo di gara e nei rapporti con gli
atleti, stretta collaborazione tra tutti i tecnici, uno
schietto e scanzonato rapporto extra canottaggio. A
menare le danze sono loro due: il capo ed il putto e
tutto ruota attorno agli sfott� di questi due personaggi
di rara disponibilit� verso tutti e competenza. A turno
poi tirano dentro tutti quanti nel loro repertorio di
genuine prese in giro nate dal fare quotidiano.
A tavola.
Una delle maledizioni di queste trasferte � sempre stata
�la tavola. Dopo che �ruschi� tutto il giorno
campo-di-gara-albergo-campo-di-gara, arrivi a pranzo o a
cena che ti siedi a tavola e�divori. S�. Non ditemi che
quello sia un comune mangiare� quello � divorare a
quattro palmenti� Mentre il problema comune a tutti (o
quasi tutti�) gli allenatori a casa � �LA DIETA! La
famigerata dieta! Invece quando sei in trasferta, adduci
vari pretesti che portano a che cosa? Ad avere la bocca
piena�
Ok�Ok� ci sono i pi� bravi.
Anche a Bled c�erano:
c�� stato chi si � fatto chiudere in
camera per tutta l�ora del pranzo, e poi � sceso/a con
non chalance all�ora della partenza per il lago;
chi invece � andato a correre per poi sedersi a tavola
senza rimorsi. Dicono che questo gruppetto di temerari a
met� giro del lago � stato visto fare l�autostop per
tornare in albergo.
Ma mentre a pranzo o a cena � il cameriere che ti porta
il pasto in tavola, la colazione�� a buffet�
In questi quattro giorni a Bled, all�Hotel Krim si �
visto di tutto. Ed attenzione, non sto parlando soltanto
degli atleti ed allenatori italiani� Tutti, e
dico�tutti�ci cascano.
Uova con il bacon, uova alla coque,
salumi e formaggi, pane burro e marmellata, miele,
nutella, frutta, yogurth, succhi di arancia, limone,
mirtillo, te, caff�, cioccolata, latte. Ce n�� per tutti
i gusti ed apposta per questo, tutti provano tutto.
C�� anche in questi casi il MORIGERATORE. Il primo
giorno guardando schifato il piatto del vicino ha
chiesto: ma tu a casa�mangi tutta �sta roba? Risposta:
No. E� appunto per questo che lo faccio qua.
Nel tavolo vicino, e non erano italiani� Ad un paio
d�ore dalle finali un atleta si � riempito il piatto con
delle salsiccette tipo wurstel che avevano assunto la
forma puiramidale messe una sotto l�altra. Dopo pochi
minuti erano state spazzolate. Pazzesco�
Il novizio
In squadra nazionale c�� sempre un allenatore di primo
pelo. Ed anche in Slovenia c�era: Davide, un simpatico
genovese che mi sono ritrovato come compagno di stanza.
Eh s�, perch� questi adorabili cinquantenni, sono come i
ragazzini in trasferta e li senti nella hall
dell�albergo: io vado con tizio� io con caio� E cos�,
mai visto n� conosciuto mi sono ritrovato con Davide.
Non ho nessun tipo di remore, anzi, mi fa piacere far la
conoscenza con questi giovani appassionati del
canottaggio. Soprattutto quando si alzano un�ora prima
del previsto e fissando la finestra fanno stretching� o
ti fanno domande del tipo �ma tu�che risultati hai
fatto? Cosa hai vinto? Poi quando vieni a sapere che �
esperto di shiatsu, ma in societ� taglia anche i capelli
agli atleti� Beh, per l�espressione del viso ed il modo
di fare � stato deciso che assomigliava a Ceccherini
l�attore, per cui il Cecca era lui, il Davide mio
compagno di stanza. Appassionato fotografo. Poi l�ultima
sera ha insistito che guardassi le foto nella sua
digitale. Bisogna dargli atto, � riuscito a cogliere
delle immagini davvero interessanti. Foto di canottaggio
nella sua macchina per� ce n�erano ben poche. In cambio
avvenenti signorine che prendevano il sole sui pontoni
del campo di gara. Beh, quelle si che c�erano! Pazzesco�
Il dopo cena
Dopo cena. Dopo i fatidici �due passi� dei ragazzi. Dopo
la riunione giornaliera. Dopo tutto questo insomma, c��
il momento di relax dell�allenatore davanti una
�gazzosa� o un piccolo (e sottolineo piccolo) gelato. In
rare�rarissime occasioni� Dicono sia successo solo una o
due volte negli ultimi cinquant�anni, qualche
allenatore, essendo gi� passate abbondantemente le due
ore dall�ultima cosa ingurgitata, beh� decide di
introdurre nello stomaco toast e birra, uno �per cos�
dire�spuntino di mezzanotte. Anche se sono passate da
poco le dieci�Pazzesco�
L�urlo
L�ultima sera era la sera dell�Urlo. Il Cecca voleva
sapere qualcosa di pi� in merito e non riusciva a
nascondere una malcelata curiosit�. Ma noi gli abbiamo
fatto intendere che era un segreto. Che nemmeno i
ragazzi lo sapevano. Il mio primo ricordo dell�Urlo
risale al 1973 ed a questo � abbinata la figura di Beppe
de Capua. La prima volta che lo sentii mi venne la pelle
d�oca. Campionati del Mondo di Nottingham. Nel College
che ci ospitava, una sera, presente tutta la squadra
(che allora era solo maschile), ci manc� poco che
crollassero i muri all�Urlo di Azzurri�Italia� Sabato
sera, nella hall dell�Hotel Krim al terzo Azzurri�Italia
�caddero alcuni quadri dalle pareti, e Crespo, fece
fermare Argentina-Messico nella TV al plasma
dell�albergo. Pazzesco�
Del gruppo facevano parte (in ordine alfabetico):
Catescu Valeria, Dalla Porta Gianbattista (detto �birretta�),
De Lucia Luigi (il �putto fiorentino�), Frigerio Guido
(detto �toast�), Licitra Davide (detto �Cecca�),
Romagnoli Claudio (il �capo�), Suarez Giovanni, Tacchini
Renzo (non quello delle maglie), Ustolin Maurizio (che
sarei io).
Maurizio Ustolin |