Il DT Giuseppe de Capua: �Piediluco, Centro internazionale
di alta specializzazione con l�avallo anche della FISA�
E sulle varie Nazionali: �La porta � ancora aperta per tutti�

intervista a cura di Franco Morabito

Il DT Giuseppe de CapuaPIEDILUCO, 25 aprile - Un ritorno al passato alla grande, come nel 1987 quando il Memorial Paolo d�Aloja nacque sul lago di Piediluco per onorare l�ex presidente della Federcanottaggio scomparso nell�84 che verr� ricordato anche come uno dei migliori dirigenti in assoluto dello sport italiano. La manifestazione, diventata nel frattempo l�appuntamento di apertura del calendario remiero internazionale, a poco a poco aveva perso un po� del suo antico smalto ma le 21 Nazioni che nello scorso fine settimana hanno preso parte alla 20� edizione hanno confermato in pieno il suo rilancio, voluto e sostenuto con forza dalla nuova dirigenza federale e dal direttore tecnico Giuseppe de Capua.
�Tenevamo moltissimo alla buona riuscita di questo evento � confessa de Capua, che anche vent�anni fa faceva parte dello staff tecnico azzurro, braccio destro dell�allora DT Thor Nilsen � essenzialmente per due motivi. Il primo per onorare al meglio il nome di Paolo d�Aloja; poi per rendere pi� impegnativo per i nostri vogatori questo primo loro test internazionale. Infatti se � vero che, soprattutto dal punto di vista psicologico, il modello-gara � un insostituibile momento di allenamento, lo � ancora di pi� il modello-gara internazionale. E per questo abbiamo fatto di tutto per rendere questa regata pi� nutrita, nei numeri e nella qualit�, di quanto non fosse accaduto negli ultimi anni�. 

Thor Nilsen Un successo organizzativo, quindi, cui si accompagna l�eco positiva suscitata dal Seminario rivolto ai tecnici dei vari Paesi che si � tenuto nel corso dell�evento sotto l�egida della FISA, la Federazione internazionale. Ed anche questo � un fatto storico perch� mai prima d�ora ad una regata internazionale si era abbinata un�occasione di incontro di questo tipo.
�Il Seminario � stato uno dei momenti pi� significativi del Memorial, molto importante nell�ottica della crescita culturale, impreziosito dalla partecipazione di figure assai autorevoli in campo internazionale. Molto apprezzati, fra gli altri, gli interventi di Matt Smith, Direttore esecutivo della FISA, e di Thor Nilsen, uno dei fondatori insieme a Paolo d�Aloja del Centro tecnico di Piediluco, attualmente Direttore dello sviluppo della FISA nel mondo e consulente della Federazione australiana, la cui conoscenza profonda del canottaggio internazionale gli ha permesso di trattare argomenti originali e nuovi che hanno suscitato molto interesse. Matt Smith, invece, ha tratteggiato per grandi linee il futuro di Piediluco che, nelle intenzioni della Federcanottaggio e della FISA, dovrebbe diventare a breve un Centro internazionale di preparazione di alto livello. Per noi tutto questo � motivo di orgoglio perch�, pur provocandoci inevitabilmente un aggravio nella mole di lavoro, ci qualifica notevolmente e contribuir� ulteriormente allo sviluppo non solo formativo-culturale ma anche dal punto di vista psicologico. Infatti i nostri atleti potranno vivere il loro Centro nazionale con una visione di pi� ampio respiro, a contatto con grandi equipaggi e con molti di quegli avversari che poi si ritroveranno a dover affrontare sui campi di regata internazionali, stemperando quel pathos che si avverte nel contesto delle gare�.

Il Presidente FIC Renato NicettoAlla luce di tutto questo il Memorial Paolo d�Aloja 2007 far� ancora un altro balzo in avanti, o per meglio dire all�indietro visto che certe cose si facevano anche negli anni Ottanta.
S�, le intenzioni nostre che hanno trovato d�accordo tutti i vertici della FISA sono quelle di far precedere il Memorial del prossimo anno da un Campus internazionale che dovrebbe durare una quindicina di giorni. Non si tratter�, per�, solo di dare ospitalit� ad equipaggi dei vari Paesi bens� di promuovere in quella occasione una serie di iniziative finalizzate all�accrescimento della cooperazione tecnica internazionale attraverso l�approfondimento di temi quali lo sviluppo della ricerca tecnologica su barche e remi, la biomeccanica della voga, e l�effettuazione di test funzionali anche nell�ottica della metodologia dell�allenamento. L�obiettivo di questo nostro progetto � quello di restituire a Piediluco la caratura di Centro di eccellenza internazionale per dare dei valori aggiunti al nostro mondo, in particolare ai vogatori ed agli allenatori�. 

Il Paolo d�Aloja 2006, al di l� di tutto questo, ha fornito convincenti risposte anche sul grado di preparazione dei nostri atleti.
Matt Smith�Dopo i test effettuati in tutta Italia e durante i Campus da me e dai miei collaboratori � continua de Capua � che ci hanno permesso il monitoraggio dell�intero movimento, il Memorial ha confermato che, come media generale, quasi tutti i candidati alle barche azzurre si trovano ad un livello superiore rispetto all�aprile del 2005. La situazione, cio�, � notevolmente migliorata sia dal punto di vista tecnico che fisiologico e tutto ci� si traduce nell�incremento di velocit� di barca. Questo, per�, non perch� si siano anticipati i tempi di preparazione; siamo pi� veloci solo perch� il nostro livello si � alzato grazie ad una maggiore potenza e capacit� aerobica e ad una maggiore economia nel gesto tecnico di voga�.

Con questa regata la stagione internazionale ha ufficialmente preso il via, a breve si susseguiranno gli altri impegni, ed anche la squadra Nazionale sta prendendo forma.
Gli equipaggi, ovviamente, cominciano a delinearsi, alcuni sembrano per grandi tratti gi� definiti, ma i giochi della stagione agonistica 2006 non sono ancora chiusi per nessuno: neppure per quelli che non prenderanno parte alla prima prova di Coppa del Mondo a Monaco. Chi non vi andr�, infatti, non dovr� sentirsi n� fuori del tutto n� mezzo fuori. Ci saranno ancora opportunit� davanti e ci sar�, quindi, ancora la possibilit� per tutti di mettersi in mostra, soprattutto nel prossimo Meeting nazionale di met� maggio e nei campionati italiani di giugno. La porta, quindi, � aperta per tutti: per entrare e per uscire�.

Un commento conclusivo su questa prima uscita 2006 del canottaggio italiano in campo internazionale.
Sono molto soddisfatto anche perch� sto vedendo nei nostri allenatori e nei nostri vogatori una grande serenit� e motivazioni forti che li portano ad esprimere il meglio di loro stessi. Vi � la consapevolezza dei propri mezzi, nel senso di cosa e quanto fare per migliorarli.  E questo � importante soprattutto in uno sport come il nostro che da una parte richiede molto impegno e dall�altra non ti d� grandi gratificazioni n� dal punto di vista economico n� da quello sociale. Le radici forti del canottaggio sono nella sua tradizione e nei suoi valori genuini, tra cui primeggiano schiettezza, modestia, lealt�, comprensione, laboriosit� e seriet�. E�  bello viverlo come lo stiamo vivendo noi attraverso la riaffermazione autentica dei rapporti interpersonali con naturalezza ed equilibrio assaporandone tutte le positivit� che uno sport come il canottaggio riesce a dare�.

Nelle foto di Mimmo Perna : il DT Giuseppe de Capua; il Direttore dello sviluppo della FISA nel mondo Thor Nilsen; il Presidente FIC Renato Nicetto; il Direttore Esecutivo della FISA Matt Smith


FEDERAZIONE ITALIANA CANOTTAGGIO
www.canottaggio.org
Ufficio Stampa
Tel. 06 - 36858694 � Fax 06 - 36858148
E-mail: comunicazione&[email protected]

Torna indietro