Nel canottaggio medici senza frontiere

 

COMUNICATO STAMPA

�Abbiamo uno staff di specialisti pronti ad ogni evenienza, tutti medici che conoscono da almeno 10 anni le patologie pi� frequenti dei canottieri e sanno come affrontarle�. Lo chiarisce il professor Antonio Spataro - cinquantaduenne siciliano trapiantato a Roma, docente di Sport Terapia alle Universit� di Roma Tor Vergata e L�Aquila � che � stato riconfermato nell�incarico (lo detiene dal 1997) di responsabile della Struttura Sanitaria della Federcanottaggio. E� anche medico dei team remieri di due importanti Circoli capitolini, Tevere Remo e Lazio. �Ai Giochi Olimpici 2004 di Atene avemmo almeno tre atleti di vaglia (Alessio Sartori medaglia di bronzo e Simone Raineri entrambi delle Fiamme Gialle e Leonardo Pettinari della Forestale) con problemi agli arti e al torace; ma durante la pausa attiva invernale quegli acciacchi sono scomparsi ed ora stanno riaffrontando nel Memorial Internazionale d�Aloja gli inizi della nuova stagione agonistica; anche se purtroppo lo stesso Sartori � stato momentaneamente stoppato qui a Piediluco da una virosi intestinale che lo ha costretto a scendere all�ultimo minuto dal quadruplo azzurro- ci dice Spataro, che � cardiologo -, una patologia che ha colpito lievemente, nella stessa barca, pure il finanziere Matteo Stefanini, che per� ha ugualmente gareggiato e vinto�. Appiedato anche Loriato (Fiamme Gialle) del 4 senza per una sciatalgia, � tutt�ora in convalescenza una buona pedina del remo azzurro femminile, Gisella Bascelli (sorella e compagna di doppio quest�anno di Gabriella, olimpica ad Atene) che un incidente d�auto ai primi di aprile costringe a portare un collare ortopedico ed il cui rientro in gara � previsto nel 2� Meeting Nazionale del 21/22 maggio.

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