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Comunicato Stampa

giovedì 26 Febbraio 2009

Comunicato Stampa

Niccolò Mornati parte terza

L’atleta del mese di febbraio, il nostro Niccolò Mornati, ancora a ruota libera. Terza parte dell’intervista rilasciata a Melissa Bray, giornalista della FISA. Pronto a tornare in Italia dopo i Campionati Australiani, parla della colazione e dell’allenamento: nel suo palmares, poi, rivela l’assenza di medaglie internazionali in due senza. Un obiettivo nascosto?

                                   ATLETA DEL MESE

Sperimenta che cosa passa nella mente di un atleta di elite

Niccolò Mornati febbraio 2009

Nazionalità: Italia (ITA)

Specialità: M4- M8+

Risultati migliori: Campionati del Mondo: 3 argenti 1 bronzo.

3° parte

24 febbraio

Mentre febbraio volge al termine Niccolò continua la sua avventura australiana e ci rivela i segreti della sua colazione come pure quelli riguardanti la sessione di allenamento più dura a cui si è sottoposto in questa settimana.

World Rowing: Per quanto tempo hai deciso di restare in Australia?
Niccolò Mornati: Prima di venire qui avevo in programma di fare un esperienza di sei mesi. Il motivo per il quale devo far ritorno in Italia è che devo rispettare i programmi della mia società di canottaggio. Faccio parte della Società di Canottaggio dell’Aniene, un importante club che ha sede a Roma ed insieme stiamo inseguendo il sogno di poter gareggiare ai prossimi Giochi Olimpici con un equipaggio societario. Perciò dopo i Campionati australiani di canottaggio che si disputeranno a Marzo, trascorrerò ancora un breve periodo qui nell’emisfero Sud prima di tornare in Italia. Ti confesso che sarebbe bello poter tornare di nuovo, dividere il mio tempo tra l’Italia e l’Australia.

WR: Come continuerà il tuo lavoro tornando a far parte della squadra italiana?
NM: Ho saputo che Antonio Alfine è il nuovo Direttore Tecnico della squadra italiana di canottaggio e che Beppe De Capua è il capo settore dei Senior. Quindi dovrò adeguarmi al suo programma di allenamento, in conformità con la mia società di canottaggio. Attualmente non sono a conoscenza del programma di allenamento che vogliono svolgere. Mi piacerebbe continuare ad  allenarmi secondo la filosofia australiana che mi ha offerto l’opportunità di migliorare la mia tecnica di voga senza andare incontro ad incidenti e di migliorare la mia condizione fisica grazie agli allenamenti incrociati.

WR: Se potessi scegliere la barca sulla quale remare,quale sceglieresti?
NM: Quella con l’equipaggio italiano più veloce! No, sto scherzando, ma sono anche serio allo stesso tempo. Ho gareggiato vincendo quattro medaglie internazionali ai Campionati del Mondo, due in quattro senza e due sull’otto ma non ho mai gareggiato in gare internazionali sul due senza. Mi manca questa esperienza che ti permette di condividere le responsabilità e nella buona e nella cattiva sorte resti comunque fedele solo al tuo compagno di barca.
In questo momento particolare della mia vita sento la necessità di divertirmi nel fare allenamento, cosa  che mi aiuta ha trovare la giusta motivazione per continuare ed imparare ad ascoltare il mio corpo. Sto facendo esperienza con questo valore in particolar modo qui in Australia remando su barche corte.

WR: Qual è stato l’allenamento più duro dell’ultima settimana?
NM: Suppongo sia stato lunedì. Ci siamo alzati molto presto per mettere a punto i singoli quando ancora l’acqua era calma. La sessione di allenamento non è durata oltre i 90 minuti ma è stata molto tosta.
Abbiamo effettuato un allenamento che prevedeva palate “robuste” al ritmo di 22-24-26 al minuto con una corda intorno alla barca per aumentare la pesantezza della palata “idrofrenaggio”. Dopo un breve riposo siamo andati sulla pista di atletica per effettuare alcuni sprint di corsa: 10, 20, 30, 40 metri. Questo potrebbe sembrare non così faticoso, ma quando ho dato un occhiata al mio cardio frequenzimetro ho visto che avevo 180 pulsazioni al minuto e il mio respiro era molto “corto” . La terza ed ultima sessione di allenamento giornaliera è stata in palestra  dove il lavoro offre sempre una buona opportunità di lavorare su ogni singolo muscolo, specie i più deboli. Ma il momento più duro della giornata  è stato quando sono dovuto salire di nuovo in bici e con grande fatica sono giunto a casa , poi sono andato dritto a letto.

WR: Qual è la tua colazione “dopo allenamento” preferita ?
NM: E’ un pasto che ogni dietologo rifiuterebbe e  per la quale mi farebbe una bella romanzina. Il piatto si chiama “full monty” “tutto quello che ci vuole” ed il nome è molto appropriato. Consiste in due uova strapazzate, due fette di pancetta affumicata, una salciccia una fetta di pane tostato, dei fagioli al forno, funghi e spinaci. Tutto questa questa roba è accompagnata da una tazza di vero cappuccino italiano. Per preservare il mio fegato, mi sono reso conto che non potevo fare questo tipo di colazione più di tre volte a settimana. Per i restanti giorni mi accontento di latte, cereali, ed un espresso.

WR: il tuo canottaggio ha risentito degli incendi che hanno devastato la foresta dello stato Vittoria?
NM: Fortunatamente gli incendi non hanno raggiunto ne me ne i compagni con cui remo a Melbourne. I miei pensieri sono con le povere persone indifese che hanno perso la vita in questa tragedia. Stavamo gareggiando a Nagambie, Vittoria, a pochi chilometri dal luogo dove i primi cespugli si sono incendiati. Il consiglio di regata ha deciso di cancellare le gare perché la temperatura aveva raggiunto i 40 gradi ( con un picco di 46) ed il vento asciutto soffiava a circa 60 chilometri all’ora già alle 10 del mattino.

WR: Come sono andate le gare nello scorso fine settimana?
NM: Lo scorso fine settimana ho gareggiato a Nagambie, Vittoria con i colori del club di canottaggio Mercantile di Melbourne. Ho preso parte alla gara del singolo e sono giunto secondo dietro a Devid Crawshay. Sono molto soddisfatto della mia prestazione, considerando che prima di tutto stavo gareggiando contro un Campione Olimpico e secondariamente che l’ultima mia gara in singolo è stata nel 2003 ai Campionati nazionali italiani. Due ore dopo abbiamo gareggiato insieme in doppio vincendo la medaglia d’oro. Anche se sono un atleta italiano posso considerarmi adesso un campione vittoriano (dello stato della Vittoria)

Fonte FISA. Traduzione e adattamento FIC

   
   
   
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