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E’ MORTO PAOLO MOSETTI

mercoledì 18 Febbraio 2009

E’ MORTO PAOLO MOSETTI

E’ MORTO PAOLO MOSETTI Trieste, 19 febbraio 2009 – E’ stato uno dei vogatori più rappresentativi della Trieste remiera, Paolo Mosetti, capostipite di tre generazioni di vogatori anche di alto livello, scomparso martedì mattina, dopo aver compiuto 70 anni il mese scorso. Nato agonisticamente alla Ginnastica Triestina, Mosetti fu uno dei primi talenti scoperti da quella nuova linfa di allenatori, che dopo Pino Culot fecero capo a Mario Ustolin, il quale ebbe il pregio di formare uno dei più titolati 2 senza assoluti di sempre, quello di Mario Petri e Paolo Mosetti: un binomio d’oro che dominò le scene nazionali in una delle specialità più classiche per quasi un decennio. Dal 1956 al 1962 Petri e Mosetti remarono per la Ginnastica Triestina ed oltre ai titoli tricolori parteciparono giovanissimi (21 anni; n.d.r.) alle Olimpiadi di Roma nel 1960 (della squadra fece parte anche un altro atleta biancoceleste, Savino Rebek; n.d.r.), dove giunsero in semifinale, stesso risultato l’anno successivo agli Europei di Praga. Nel 1962 accettarono l’offerta di passare all’Ignis di Comerio (Va) che proprio in quel periodo decise di affiancare, grazie all’interessamento del patron dello stabilimento Giovanni Borghi, al pugilato, il ciclismo, il calcio ed il basket, anche il canottaggio. Petri e Mosetti giunsero in semifinale ai mondiali di Lucerna. Il 1963 fu la stagione migliore per i due triestini dell’Ignis: su un bacino quanto mai ostico e sul quale era difficile da gareggiare, come Copenhagen, Petri e Mosetti vinsero il Campionato d’Europa, e nella stessa stagione i Giochi del Mediterraneo, consacrandosi come il miglior equipaggio in circolazione nella specialità del 2 senza. Il 1964 è anno olimpico, e sono ancora Petri e Mosetti il miglior armo azzurro nella loro specialità, e lo dimostrarono vincendo le internazionali di Duisburg e Lione. Un malanno fisico colpì Mario Petri che proprio nella stagione in cui si sarebbero dovuti raccogliere i frutti di una avvenuta maturazione, dovette abbandonare il campo. Ai Giochi Olimpici di Tokio Mosetti vi partecipò in qualità di riserva, mentre a fine stagione decide di appendere il remo al chiodo e rientrare a Trieste dove convola a nozze con Laura Florit, dalla cui unione nascono Andrea, Valentina e Pier, tutti e tre apprezzati atleti in campo nazionale, i primi due nel canottaggio, mentre Pier, nella canoa. La famiglia lavora unita nell’azienda di famiglia, il negozio di mobili di via San Francesco. Paolo Mosetti segue dapprima le vicende remiere dei figli, ma non ha tanto da attendere a vedere in gara anche i nipoti. Valentina Mosetti sposa un altro canottiere (Romeo Grbec, scomparso prematuramente due anni fa; n.d.r.) e della nidiata formata da ben sei figli, due, Leo e Nicol, diventarono in breve validi canottieri ricalcando le orme del nonno e del padre, vincendo titoli italiani, e nel caso di Nicol, entrando a far parte della squadra nazionale e del College remiero nazionale di Firenze.

Con Paolo Mosetti se ne va un pezzo di storia dello sport triestino, testimone di un periodo d’oro per il canottaggio nella nostra città.

I funerali si svolgeranno a Trieste nella chiesa di via del Ronco venerdì 20 p.v. alle ore 12.

Nella foto: Petri e Mosetti premiati a Castelgandolfo