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Gli impianti sportivi a Roma e il bacino remiero di Settebagni

venerdì 23 Ottobre 2009

Gli impianti sportivi a Roma e il bacino remiero di Settebagni

ROMA, 23 ottobre 2009Il documento presentato martedì scorso a Roma dal Presidente del CONI Provinciale Riccardo Viola rappresenta chiaramente la situazione degli impianti sportivi presenti oggi nella Capitale.
A parte alcune realtà particolari come il Municipio II, esiste una carenza generalizzata di strutture idonee per l’attività sportiva di base sul nostro territorio. Se poi ci si rivolge alle attività di vertice si evidenzia ancor più una mancanza sostanziale di impianti all’altezza della situazione.
I recenti Campionati del Mondo di Nuoto, che dal punto di vista organizzativo e mediatico hanno rappresentato un successo oltre ogni ipotizzabile aspettativa, hanno però denunciato ancora una volta i limiti delle nostre Amministrazioni a gestire un evento di tale importanza. Le opere rimaste incompiute a causa delle incomprensibili lungaggini burocratiche sono sotto gli occhi di tutti.
L’incontro con le Autorità Politiche ed Amministrative della nostra Regione doveva forse chiarire questi aspetti e fornire indicazioni su come procedere per il futuro. Non mi sembra però che quanto emerso da questo incontro possa rappresentare un segnale di svolta rispetto al passato. Sicuramente gli interventi che si sono susseguiti hanno dato interessanti spunti che possano far riflettere sulle problematiche da affrontare per il futuro dello sport romano, ma una linea chiara per il futuro, e forse sarebbe stato troppo pretenderlo, non è stata indicata. La mia personale opinione in merito a quanto emerso, è che occorre fare due distinzioni fondamentali basate su punti di partenza completamente diversi. Il primo è quello dell’esistenza di strutture o di aree atte ad ospitare impianti di carattere locale per la pratica sportiva di base posizionate sul territorio dei vari Municipi.
In questo caso le opere da realizzare possono essere sviluppate dalle Associazioni delle varie discipline sportive attingendo al prestito di trenta milioni di euro messo a disposizione dalla Regione Lazio attraverso l’Istituto del Credito Sportivo con tassi di interesse particolarmente vantaggiosi (si parla di circa il 2% annuo). Interessante a questo proposito la proposta di associare all’interno dei Punti Verde le attività di alcune Società sportive con impianti ad esse destinati.
Un discorso completamente diverso deve essere fatto invece per le grandi opere, necessarie a dare lustro ed una valenza internazionale ad una città come Roma che ambisce ad ospitare i Giochi Olimpici del 2020. In tale ambito si inserisce il nostro progetto del nuovo bacino per gli sport acquatici a Settebagni. Qui purtroppo il problema si complica perché si torna a ricadere in situazioni dove sono necessarie le determinazioni delle Pubbliche Amministrazioni per superare i limiti di una burocrazia che troppo spesso immobilizza qualsiasi attività imprenditoriale. Il Piano dello Sport a Roma sembra essere lo strumento per risolvere tutti i vincoli imposti dalle nostre normative, ma viste le esperienze negative del passato, il dubbio sorge spontaneo. Quanto tempo sarà necessario per varare il nuovo Piano? Mesi ……anni? A questo quesito nessuno è stato in grado di rispondere.
Proviamo invece a considerare risolto questo fondamentale dubbio e cerchiamo di ipotizzare di trovarci già in una fase avanzata con un programma di realizzazione a breve termine. Con quali fondi si potranno realizzare opere così impegnative? L’indicazione che è uscita dall’incontro con le Autorità è che forse la soluzione al problema sta in un mix tra intervento pubblico e privato. La sola partecipazione dei privati non fornirebbe garanzie sulla salvaguardia del superiore interesse della collettività rispetto al logico e dovuto utile dell’impresa che potrebbe debordare in una mera operazione speculativa. Dunque, se questa è la strada da percorrere, ci si dovrà indirizzare ad un’operazione di tipo convenzionato, nella quale possano convergere gli interessi della Pubblica Amministrazione, dell’Imprenditoria Privata e delle Associazioni Sportive. Un percorso non facile, da affrontare con determinazione e costanza, ma con un obiettivo di elevatissimo valore. Noi del Canottaggio ci proveremo.

Marcello Scifoni
(Presidente Comitato Regionale Lazio F.I.C.)