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Comunicato Stampa

venerdì 28 Marzo 2008

Comunicato Stampa

ALEX BELLINI DA 5 SETTIMANE SUL PACIFICO
CON 1.000 MIGLIA SUI MUSCOLI

Ormai sono 5 settimane che Alex Bellini sta remando sull’Oceano Pacifico, con un risultato abbastanza positivo, avendo già macinato 1.000 miglia a remi. L‘ultima è stata forse la peggiore, racconta nei suoi messaggi.

 “Il vento non ha cessato un solo istante di darmi fastidio, ma la cosa più impressionante è stato il mare. Non lo vedevo così turbolento e disordinato dai tempi del Golfo del Leone e credevo che non l´avrei mai più visto così in nessun altro mare del mondo. Impossibile dare un senso al moto ondoso ed impossibile remare senza essere sorpresi da onde dalle più svariate direzioni. E´ come se avessero acceso il gas sotto il grande pentolone ed il mare avesse cominciato a bollire. Onde non eccessivamente alte, anche se occasionalmente superavano i 3 metri, ma molto corte e con un “brio”, un´energia insolita. Il cielo era da 4 giorni interi così chiuso e scuro che il sole non riusciva a penetrare gli spessi cumuli neanche per un solo secondo, abbassando un po’ la carica delle batterie. Oggi però è ritornato parzialmente sereno e si sono completamente rigenerate. Questa l’unica nota piacevole. Così si è conclusa la settimana, ma così ho anche raggiunto le prime 1000 miglia e anche questo mi consola. Per quanto ne avrò è impossibile da sapere, le previsioni, in questi ultimi giorni, non trovano riscontro con realtà. Sembra che tutta la buona sorte avuta nelle prime settimane abbia deciso di presentarmi il conto. D´accordo che non era pensabile l’intera traversata con ottime condizioni, ma santo cielo, un po´ di respiro!  Da lunedì fino a stamattina ho avuto la compagnia silenziosa e composta di un grande uccello bianco che si è impossessato della zona dei pannelli solari sopra la cabina di prua. Da dove venisse non si sa. Era l´unico della sua specie e aveva l´aria di trovarsi qui per caso. Ho provato più di una volta a lanciargli qualche pesce volante morto raccolto dalla barca, ma preferiva andare lui direttamente a procurarselo. Ormai si era abituato alla mia presenza e non sembrava turbato dalla mia vicinanza quando remavo. Lì, sempre lì, notte e giorno, impassibile nonostante il vento e gli schizzi d´acqua. Un paio di volte, durante la notte, sono uscito a dare un´occhiata con la torcia e, con il collo ed il becco ripiegato tra un´ala, sembrava stare pure comodo. Con l´impatto di un´onda piuttosto grossa, però l´ho sentito cadere in acqua…poveretto. Ieri mattina, ad unirsi all´insolita coppia, si è aggiunto per qualche minuto un cormorano che era più interessato a strapparmi la bandiera italiana che uso come segnavento. Ci ha sorvolato sopra per qualche minuto tentando in tutti i modi di portarsi via quella strana stoffa colorata, ma poi vedendo che non era niente di interessante ha cambiato aria.

Alex mantiene un regolare collegamento con gli amici in Italia, che gli consente l’indispensabile sostegno morale in una impresa di tal fatta, perchè restare così a lungo in totale isolamento sarebbe veramente pernicioso. Ma un po’ per il suo carattere ed un po’ per lo spirito che lo anima nell’impresa, il nostro “Montanaro” degli oceani riesce a rispettare abbastanza concretamente il programma operativo. E mentre in Italia il nostro canottaggio inizia la stagione agonistica nella velocità, lui continua nel suo lungo impegno nella interessante “vogata di fondo” che in questi ultimi tempi ha richiamato tanta attenzione da parte dei grandi quotidiani e delle reti televisive.

Ferruccio Calegari
Ufficio Stampa FIC Lombardia