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Comunicato Stampa

giovedì 10 Aprile 2008

Comunicato Stampa

OLIMPIADI: DALAI LAMA, SI’ A GIOCHI MA PROTESTA NON VIOLENTA

TOKYO, 10 aprile 2008 – (ANSA) “Sono a favore del fatto che la Cina ospiti i piu’ famosi giochi al mondo, ma i tibetani hanno diritto a una protesta non violenta”. Lo afferma il Dalai Lama, in una conferenza stampa, durante la sua breve tappa in Giappone durante il viaggio che lo portera’ negli Stati Uniti.”La mia visita negli Usa non ha alcun valore politico”, ha sottolineato. ”L’autonomia in Tibet – ha aggiunto il Dalai Lama – e’ rimasta solo sulla carta e non e’ stata realmente favorita”, ma ”da parte nostra non c’e’ alcuno spirito anti-Cina”. Il leader dei tibetani in esilio ha aggiunto di aver supportato l’ipotesi di assegnare i giochi olimpici alla Cina ”fin dal primo istante”.

FIACCOLA IN VIAGGIO VERSO BUENOS AIRES
Continua il viaggio tormentato della torcia olimpica; nella citta’ californiana la staffetta e’ stata modificata, accorciata, superblindata. Poi la cerimonia finale nella Baia e’ stata annullata ed infine la fiamma e’ stata imbarcata su un aereo alla volta Buenos Aires. Il presidente del Cio Rogge, amareggiato per le proteste, dice: la Cina sui progressi nel campo dei diritti umani si era presa un impegno morale e lo ha rispettato.

FIACCOLA, CERIMONIA IN AEROPORTO SAN FRANCISCO
Si e’ conclusa senza incidenti ma con un significativo cambiamento di programma la tormentata tappa americana della fiaccola olimpica. Le autorita’ di San Francisco, che avevano deciso di modificare piu’ volte oggi il percorso della staffetta olimpica, hanno comunicato in serata che la prevista cerimonia di chiusura organizzata nella Baia di San Francisco e’ stata annullata. Ne e’ stata organizzata un’altra all’aeroporto internazionale, prima che la torcia parta alla volta di Buenos Aires, tappa successiva del suo viaggio intorno al mondo. Il sindaco di San Francisco, Gavin Newsom, ha detto che sia la decisione di modificare il percorso della staffetta, sia la decisione di annullare la cerimonia conclusiva sono state prese per motivi di sicurezza, per evitare che potessero scoppiare incidenti tra le migliaia di persone radunatesi oggi in citta’ per manifestare pro o contro le Olimpiadi di Pechino.
OBAMA ESORTA BUSH A BOICOTTAGGIO PER TIBET
WASHINGTON – Il candidato alla nomination democratica alla Casa Bianca, Barack Obama, senatore dell’Illinois, ha detto oggi a Washington che il presidente degli Stati Uniti, George W. Bush, dovrebbe boicottare la cerimonia d’apertura dei Giochi Olimpici di Pechino se la Cina non rivedesse la sua posizione sia per quanto riguarda il Tibet, sia il sostegno cinese al Sudan in relazione alla situazione in Darfur. Un documento in tal senso era stato presentato oggi alla Camera dei rappresentanti da un parlamentare democratico. Nel documento si invita la Camera a votare una risoluzione per far pressione sul governo cinese che sostiene il Sudan, accusato di essere responsabile della situazione in Darfur.
CINA CONFERMA, LA FIACCOLA A LHASA
La Cina ha confermato la decisione di far passare la fiaccola olimpica da Lhasa, la capitale del Tibet dove decine di persone sono morte in una rivolta anticinese iniziata il 10 marzo. Lo ha detto oggi in una conferenza stampa a Pechino il presidente della Regione Autonoma del Tibet Qianba Puncog, che ha affermato di essere “personalmente responsabile” del “tranquillo procedere” della fiaccola nella tormentata regione. Puncog ha sostenuto che le proteste all’estero per il trattamento dei tibetani e per la situazione dei diritti umani in Cina sono condotte “da un pugno di individui” seguaci della “cricca del Dalai Lama (il leader tibetano che vive in esilio in India)”. ‘La maggioranza del popolo tibetano – ha aggiunto Puncog – e’ orgogliosa delle Olimpiadi di Pechino e sarà felice di accogliere la fiaccola”. Il passaggio della fiaccola olimpica da Lhasa è previsto per il 20 e 21 giugno. La staffetta della fiaccola è stata contestata da migliaia di sostenitori dei diritti umani a Istanbul, Londra, Parigi e a San Francisco, negli Usa, dove passerà nelle prossime ore.


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