News

Comunicato Stampa

domenica 27 Gennaio 2008

Comunicato Stampa

ALESSIO SARTORI VERSO LA SUA QUARTA OLIMPIADE: “GRAZIE ANCHE ALLA MIA FAMIGLIA

a cura di Claudio Tranquilli

Alessio SartoriSABAUDIA, 27 gennaio 2008 – Alessio Sartori, il gigante di Terracina e prima medaglia d’oro olimpica della provincia di Latina, ci svela i suoi pensieri, le sue incertezze ma anche l’amore per la famiglia e per il canottaggio. Un uomo che da sempre è stato concreto e coerente con le sue scelte, oggi si appresta a partecipare alla sua quarta Olimpiade a bordo di un quattro senza che, da quello che ha fatto vedere a Monaco, potrebbe veramente strabiliare il mondo intero con una grande prestazione.

Quale atmosfera si respira in un gruppo che ha come obiettivo la partecipazione ai Giochi olimpici?
Un’atmosfera per il momento positiva. Stiamo lavorando in modo rilassato ma con la concretezza di dover fare una grande prestazione e quindi siamo molto determinati.

Quali sono le sensazioni che prova uno come lei che ha vissuto in passato altre esperienze olimpiche?
Solo sensazioni positive, sono in periodo di carico e quindi sono un po’ stanco ma sereno e motivato. Sono alla vigilia della mia quarta Olimpiade ed anche se sono abituato allo stress ed alla preparazione a volte mi assale l’incertezza delle grandi vigilie che però svanisce nel momento in cui salgo in barca o vado in palestra. Per prepararsi al meglio per un’Olimpiade c’è bisogno di tanta esperienza e determinazione perché, a differenza di un mondiale, i Giochi sono un’altra cosa. Rappresentano il traguardo della vita agonistica di ogni atleta ed arrivano dopo quattro anni ed ogni edizione rimane nella storia: puoi farne parte da protagonista o essere dimenticato, questa è la differenza sostanziale per un atleta.

Alessio Sartori sul 4 senza vicecampione mondialeLa sua famiglia come vive la quarta preparazione olimpica?  
Benissimo, con molta serenità. Stiamo lavorando a Sabaudia e riesco ad essere presente accanto alla mia famiglia e questo mi fa stare tranquillo. Mia moglie sa bene che mi sto preparando per un grande appuntamento, i miei figli lo intuiscono ma lo comprendono meno, per cui sono sereno e l’unica mia preoccupazione è quella di portare a termine ogni giornata di allenamento nel migliore dei modi migliorandomi e contribuendo al miglioramento della barca. Per finire una sola settimana a Piediluco di raduno non mi pesa e quindi ritengo ottima questa preparazione pre-olimpica

Su che barca sta lavorando attualmente?
In quattro senza  ed ora siamo alle prime uscite in acqua dopo un mese per cui ho avuto la sensazione che la barca sia più unita. Vi sono dei difetti da correggere ma fisiologicamente il lavoro prosegue molto bene. Il nostro interesse primario in questo periodo dell’anno è quello di portare a termine buon carico di lavoro e limare il gap tecnico in maniera che la palata sia il più economica possibile. Dobbiamo migliorarla ancora, farla divenire più fluida e quindi dobbiamo fare molti più chilometri per gestirla meglio. Stiamo provando il nuovo scafo che Filippi ci ha preparato però solo le gare ci consentiranno di optare per questo o uno scafo diverso. Vedremo fra qualche mese cosa accadrà.

Qual è il suo pensiero fisso – ammesso che ne abbia uno – in questo momento?
Il mio pensiero fisso nello sport, ed in questo periodo, è quello di dare sempre il massimo ed arrivare vicino alle gare al top della forma. Sul fronte della famiglia, invece, il mio pensiero fisso è quello di rimanere sempre sereno ed in questo devo dire che il direttore tecnico mi sta dando una grossa mano: è lui il primo ad intuire se c’è un problema e aiutarmi a risolverlo insieme a  Franco Cattaneo e Valter Molea che seguono la preparazione attentamente.

Che cosa pensa dei Giochi di Pechino? Condivide il pensiero di chi sostiene che saranno i più imponenti di sempre, dopodiché – già a partire da Londra 2012 – si tornerà a delle edizioni più a misura d’uomo?
Sono convinto che i cinesi siano in grado di primeggiare nell’organizzazione e sicuramente saranno in grado di sbalordire il mondo. Per ora però stanno sbalordendo solo per l’enorme inquinamento che attanaglia Pechino e quindi per noi atleti questa non è certamente la condizione migliore per gareggiare. Per cui se si parla di imponenza riferita alla coreografia olimpica allora posso essere d’accordo ma se si parla di calore e di accoglienza allora ho qualche dubbio. Non credo che saranno in grado di eguagliare l’atmosfera che ho respirato nelle altre edizioni. Vedremo anche perché ogni Olimpiade è storia a se e quindi Londra sarà ancora un’altra storia.


FEDERAZIONE ITALIANA CANOTTAGGIO
www.canottaggio.org
Ufficio Stampa
Tel. +39.335.6360335 – Fax +39.06.3685.8148
E-mail:
comunicazione&[email protected]