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Comunicato Stampa

sabato 26 Luglio 2008

Comunicato Stampa

LUCA GHEZZI, DA CAPOVOGA DELL’OTTO CHE HA FALLITO LA QUALIFICAZIONE A POZNAN A RISERVA PER PECHINO: “E’ STATA COMUNQUE UNA BELLA ESPERIENZA, NON MI PENTO

di Franco Morabito

LIVIGNO, 26 luglio 2008 – Un primato ce l’ha, e ne va fiero: dal 1995 – anno in cui disputò (e vinse) il suo primo Mondiale junior – ad oggi ha vogato, e collezionato medaglie, in tutte le specialità di coppia: singolo, doppio e quadruplo. Mentre alle precedenti due edizioni dei Giochi olimpici, Sydney e Atene, ha sempre fatto l’otto piazzandosi rispettivamente quarto – risultato, questo, sorprendente – e settimo. Ora, dopo aver guidato la rinnovata ammiraglia azzurra verso una improbabile qualificazione olimpica, andrà egualmente a Pechino ma farà la riserva.
Luca Ghezzi – 29 anni di Vaprio d’Adda che vive a Pavia alternando gli allenamenti con i canottieri del College ad altri nella sua società di origine, la Tritium di Trezzo d’Adda, una laurea in Scienze naturali e la maglia della Forestale – non si rammarica per questo. “Il fatto di esserci è già di per sé una cosa prestigiosa. Per ora sono tranquillo, semmai sarà più dura quando, dalla tribuna, vedrò i miei compagni gareggiare”.
Tra i momenti più belli della sua lunga carriera quelli trascorsi a bordo dell’otto. Compreso l’ultimo, assemblato poco prima di Poznan con alcuni giovani assai promettenti ma a corto di esperienza. “Non sono pentito di quella scelta. Mi sono trovato bene con tutti i ragazzi e mi ha fatto molto piacere che tutti loro avessero fiducia in me; lavorare con un gruppo così eterogeneo, con alcuni vogatori giovani e altri più esperti è stata comunque un’avventura positiva. Mi dispiace per come è andata a finire: peccato, avevamo vinto il recupero ma in finale abbiamo fatto una gara insipida; non riesco ancora oggi a spiegarmi che cosa sia successo. Rispetto ad Atene, dove rimasi ancora più deluso, fuori dalla finale con un otto che aveva buone potenzialità e le carte in regola per andare avanti, questa esperienza mi dà invece ancora nuovi stimoli per continuare.
Con questo gruppo mi trovo benissimo, si sono creati dei rapporti speciali con tutti, la competizione è stata sempre leale e corretta; e così, dopo la stagione invernale nella quale ciascuno di noi ha cercato di guadagnarsi il posto, ora l’ambiente è sereno e l’obiettivo è uno solo: dare il massimo a Pechino. Le barche vanno tutte bene, compreso il quattro di coppia con cui l’anno scorso avevo guadagnato la qualificazione e dal quale sono sceso. Ma continuo ad allenarmi come tutti gli altri, con lo stesso impegno e la stessa voglia di far bene. Anche perché se dovesse esserci bisogno io devo essere in condizioni di farmi trovare pronto e di dare il massimo.
Di riserve per i senior, oltre a me, c’è anche Dentale; io sono riserva di coppia e di punta dispari mentre Dario è riserva di punta pari”.

NOTA:
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