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Comunicato Stampa

sabato 26 Luglio 2008

Comunicato Stampa

GABRIELLA BASCELLI: “NON VEDO L’ORA DI SCENDERE IN GARA. E PENSARE CHE ALL’INIZIO IL SINGOLO NON MI PIACEVA, LE MIE PRIME USCITE IN BARCA ERANO UN VERO DISASTRO


di Franco Morabito

LIVIGNO, 26 luglio 2008 – “Ho un grande entusiasmo, sono molto contenta di essere qui, già l’essermi qualificata per i Giochi rappresenta il mio primo traguardo centrato quest’anno, ora mi sto preparando per l’altro; per ben figurare ai Giochi ci sto mettendo anche l’anima”.
Gabriella Bascelli è raggiante, ha appena superato una leggera febbriciattola che l’ha tenuta ferma due giorni e non vuole mancare gli ultimi allenamenti in quota prima di un brevissimo break di un giorno, giusto il tempo di preparare i bagagli, e poi la partenza per Pechino.
“Sto vivendo questa esperienza in modo completamente diverso dalla volta scorsa (Atene 2004, ottava nel doppio in coppia con Betta Sancassaniallora non avevo esperienza, ero molto immatura e quello stato di cose mi aveva caricato addosso una certa tensione. Ora, invece, sono molto più tranquilla e concentrata, cercando di non mettere molto stress dove non serve”.
Oltre che parlare di se stessa, Gaby rivolge un affettuoso pensiero anche alla sua vecchia compagna e a tutto il resto della squadra.
“Anche Betta e Laura (
Schiavone, la nuova doppista partner della Sancassani)
le vedo molto serene, spero proprio che possano far bene, migliorando l’ottavo posto della nostra prima Olimpiade. Ed anche il resto della squadra sta lavorando in piena tranquillità qua a Livigno, faccio a tutti loro il mio più grande in bocca al lupo da tifosa, quale sono, di tutte le barche azzurre”.
Tra singolo (due argenti iridati juniores nel 1999 e 2000, ottavo posto ai Mondiali 2006 e la qualificazione olimpica quest’anno a Poznan) e doppio (un bronzo ed un quinto posto ai Mondiali assoluti 2002 e 2003, e l’ottavo ad Atene l’anno dopo), Gaby, incerta fino a poco tempo fa, ora opta senza dubbi per il primo. “Sì, il singolo mi piace moltissimo. Eppure agli inizi della mia carriera, in Sudafrica, non riuscivo a starci dentro: cascavo in acqua, perdevo il carrello, me ne capitavano di tutte, era veramente una dannazione. I miei allenatori mi forzavano, volevano che facessi il singolo a tutti i costi; successe la stessa cosa anche quando arrivai qua in Italia, e io non riuscivo a credere che sarei mai riuscita a fare neppure una gara. Poi, nel ’99, arrivai seconda al Mondiale juniores di Plovdiv, Bulgaria, e quella medaglia cambiò tutto, all’improvviso capii che non era poi così male. E ora mi piace moltissimo, la barca me la sento mia, mi ci trovo benissimo”.
L’anno scorso, dopo un inizio splendido al Memorial d’Aloja di Piediluco, il grave incidente d’auto rimise improvvisamente in discussione tutto: i Mondiali di Monaco, i Giochi di Pechino, la sua stessa carriera. Ora, invece, sono solo brutti ricordi. Archiviati, perdipiù. “Dopo l’incidente ero abbattuta, temevo di non poter fare più canottaggio, ho pianto tanto. Il risultato di Poznan (seconda in finale dietro all’australiana Savage), invece, mi conforta, mi dà fiducia per i prossimi impegni ma non do niente per scontato; anche se ho battuto qualcuno non è detto che debba batterlo anche a Pechino, ogni gara fa sempre storia a sé. Sulla carta la bielorussa e la ceka sono le avversarie più forti anche perché sono le più costanti; cosa che non è successo a me, soprattutto a causa dei vari incidenti che mi hanno ripetutamente fermata. Ora, però, sto bene e mi auguro che la mia condizione possa crescere ancora. E, dopo questi lunghi raduni e tanti allenamenti, non vedo l’ora di scendere finalmente in acqua per qualcosa che conta”.
Anche in ritiro, fra un allenamento e l’altro Gabriella non dimentica i libri. “Qua sto studiando, a dire il vero non quanto avrei voluto, ma mi sto preparando per gli esami che dovrò sostenere a ottobre perché a fine Olimpiadi tornerò qualche giorno a casa, in Sudafrica, perché ho voglia di rivedere la mia famiglia e festeggiare – il 28 agosto – il compleanno di mia sorella Gisella che compie 21 anni. Faremo una grande festa, ci vestiremo da principesse… e staremo finalmente un po’ insieme, come una volta.”.
Intanto, Gaby, ha già programmato il suo prossimo rientro a Roma, lunedì 28. “Mi verrà a prendere Camilla  (España, la fiorentina neo campionessa del mondo Under 23 in quattro senza, trasferitasi da poco a vivere a Roma, accasata con l’Aniene), passeremo un giorno insieme e mercoledì 30 mi accompagnerà lei all’aeroporto. Lo scorso anno facemmo riabilitazione tutte e due a Bracciano (Camilla aveva problemi alla schiena), abbiamo stretto una forte amicizia e la considero come una seconda sorella. E poiché quest’anno lei ha vinto il Mondiale, lo considero un fatto benaugurante, spero che anch’io a Pechino possa fare qualcosa di buono. Se sono arrivata fin qua lo devo comunque a tutti quelli che mi hanno curata e assistita con tanto affetto e in particolare l’Ospedale romano Luigi Di Liegro che dopo l’incidente mi ha rimesso in condizioni di camminare”.

NOTA:
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