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Comunicato Stampa

domenica 6 Luglio 2008

Comunicato Stampa

Scacchi e canottaggio, affinità inaspettate

 

CORGENO, 6 luglio 2008 – Un gemellaggio azzeccato quello tra la Federazione Scacchistica Italiana e il canottaggio. Otto le scacchiere che sulle rive del lago di Comabbio hanno permesso agli atleti di poter conoscere un altro sport. Davvero tanti i ragazzi che hanno occupato le panche per potersi confrontare tra torri e cavalli, regina e pedone.
Tra i tavoli da gioco si sono alternati maestri e dirigenti del settore, la nostra intervista non poteva mancare. Lorenzo Isella, tesserato al circolo “ Esteban Canal” di Cocquio Trevisago, e Ettore Saccani Vice Presidente del Comitato Regionale hanno gentilmente accettato di rispondere a qualche domanda.

Come è stato l’approccio tra voi abili scacchisti e i ragazzi che forse non avevano mai visto gli scacchi?

E’ stato tutto molto spontaneo, non ci aspettavamo davvero così tanti partecipanti. I ragazzi si sono avvicinati alle scacchiere con molta curiosità e ancora prima che finissimo di preparare le pedine iniziavano a fare domande. Volevano giocare ed imparare, la curiosità traspariva dagli occhi.

Lo sport del remo vive lottando contro le masse che appiccicano l’etichetta “canottaggio: sport minore”. La Federazione Scacchistica Italiana come viene considerata e soprattutto quanti ragazzi praticano questo sport?

Siamo tutti sulla stessa “barca”, una dichiarazione simpatica che spiega in modo chiaro la situazione. Per quanto riguarda i tesserati non posso che dire bene. Solo in Lombardia abbiamo 3000 tesserati, a livello nazionale siamo circa 14000. Spesso però si pensa che lo sport degli scacchi sia una disciplina riservata agli adulti, ma non è assolutamente vero. L’attività inizia a 6 anni e la grandi capacità si raggiungono tra i 16 e i 18 anni. Lo sport degli scacchi è quindi anche e soprattutto per i giovani, la nostra federazione investe l’ 80% dei propri fondi per la formazione giovanile.

Vedo quindi che sono tante le cose in comune con i canottaggio, a vostro parere quali sono i punti di contati tra questi due sport?

Volendo individuare i due punti principali potremmo dire concentrazione e competizione. Noi abbiamo avuto il piacere di riscontrare che chi gioca vuole vincere , i giovani canottieri cercano davvero la competitività. La competitività fa crescere e forma il carattere. Un altro aspetto importante riguarda il rispetto delle regole, complimenti quindi a tecnici e dirigenti per il comportamento corretto che hanno dimostrato tutti i vostri atleti.

Ora però voglio trovare un punto discordante, non possiamo davvero essere sulla stessa barca, deve esistere una differenza. Come si svolgono i vostri allenamenti?

I nostri allenamenti, in linea generale, sono prettamente teorici. Non bisogna però dimenticare che per i tornei lunghi la preparazione fisica è molto importante. Ci sono partite che durano ore e il corpo deve essere pronto ad affrontare lunghi periodi di concertazione. Lorenzo ricorda che Kramnik, Campione del Mondo di scacchi, smise di fumare e si sottopose ad una grande preparazione fisica che gli fece perdere ben 5 kg per difendere il titolo.

Dopo aver parlato di allenamenti parliamo di prestazioni, quando si raggiungono le massime capacità?

Domanda davvero interessante, ha esordito così il Vicepresidente del comitato. Un ragazzo a tra i 16 18 anni deve aver acquisito grandi conoscenze e ottime abilità, solo così potrà diventare un campione. Chi inizia tardi ha molte meno possibilità di emergere, a 40 anni l’apprendimento è diverso ed è quasi impossibile raggiungere alti livelli.

Prima di chiudere non potevo che far fare una dichiarazione al Vicepresidente del Comitato Regionale Lombardo di scacchi Ettore Saccani.

Sono molto contento di aver avuto questa possibilità. Io credo fermamente alla massima “Mens sana in corpore sano” e credo che l’unione del canottaggio con gli scacchi sia stata davvero un ottima scelta da parte degli organizzatori di questo magnifico evento che riunisce giovani promesse del remo da tutta l’Italia. Lo sport fisico migliora le prestazioni mentali, canottaggio e scacchi magari l’ inizio di un viaggio.

Luca Broggini
Ufficio Stampa