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Comunicato Stampa

sabato 18 Ottobre 2008

Comunicato Stampa

MONDIALE COASTAL ROWING: RESOCONTO DELLE FINALI

SANREMO, 18 ottobre 2008 – L’Italia del Coastal Rowing s’è desta e conquista due medaglie d’argento (4 di coppia maschile e doppio femminile) al mondiale per club di Sanremo.

Non più improvvisazione, ma un serio impegno di quei club italiani che nel Coastal incominciano a crederci e che raccolgono i primi importanti frutti. Una partecipazione qualitativa quella italiana che fornisce piacevoli sorprese, ma soprattutto acquisisce un passo alla volta la coscienza di rappresentare anche per il futuro una nazione di riferimento nell’aviron de mer.

piazzamento  nazione  oro  argento  bronzo
1  Francia  4  4  2
2  Ungheria  1    1
3  Svizzera  1    
4  Italia    2  
5  Gran Bretagna      1
   Irlanda      1
   Polonia      1

Un bottino di tutto rispetto quello dei francesi (ancora una volta a loro agio in una manifestazione di questo tipo), con 4 ori, 4 argenti e 2 bronzi, 1 oro a ciascuno Ungheria e Svizzera, e poi a seguire, 4° nel medagliere l’Italia con i 2 argenti che, come hanno potuto constatare i presenti sul campo sanremese vanno un po’ stretti ai club italiani che avrebbero potuto, ed era nelle loro possibilità, tornare a casa con un bottino ben più pingue.
 

Iniziavano con la partenza delle 8,30 i 4 di coppia femminili, una gara che faceva registrare da subito sorpassi a ripetizione. Partivano molto bene le francesi del Saint Malo, che a metà gara comandavano davanti alle ungheresi del Danubius mentre le svizzere del Losanna, terze, iniziavano la loro rimonta dopo aver perso parecchio terreno a causa della rottura del timone. Un equipaggio coriaceo quello svizzero, che a metà del secondo lato, in piena fase di recupero (erano seconde), accusava un problema tecnico al timone e, molto sportivamente, usciva dalla bagarre per non intralciare le barche avversarie che sopraggiungevano in gruppo. Riparazione del timone al volo, e svizzere del Losanna Sport Aviron che si gettano all’inseguimento del gruppo di testa. Passano in boa come furie, con la rabbia di sapere quel che si vale e un mondiale non si regala a nessuno. Già a metà del secondo lato il recupero è evidente, con francesi ed ungheresi che assistono alla rimonta del Losanna. Gli equipaggi italiani intanto si danno un gran daffare, non lottano per le medaglie, ma vogliono dimostrare che ci sono. Elpis (7° alla fine), Argus (9°), Speranza Prà (12°) e Amici del Fiume (14°) ingaggiano, attaccano, si districano nelle situazioni più scabrose. Intanto l’ultima virata ed il lato che porta al finish è in vista. Ma Losanna ha già agganciato il gruppetto di testa, lo sorpassa e si presenta sul traguardo in posizione utile a conquistare il mondiale 2008. Alle sue spalle in sensibile svantaggio Saint Malo, argento, e Danubius, bronzo dopo lo sprint vinto contro Aviron Club Cassis.
 

Nel doppio femminile mai in discussione, invece, la leadership di Mohacs Torna Egylet, club ungherese laureatosi campione mondiale (16 equipaggi). Partenza concitata con un terzetto che si mette subito in evidenza composto da Ungheria, Italia (Saturnia) e Gran Bretagna. Arrivano quasi contemporaneamente in prima boa le tre imbarcazioni con le ungheresi avanti e le italiane, in leggero vantaggio, che devono però cedere acqua alle inglesi. Un lato in discesa il secondo per il trio di testa che ha oramai ipotecato il podio, ed al quale non rimane che ingaggiare il confronto per le medaglie. Una palata elegante e composta delle ungheresi, che denunciano un centinaio di metri di vantaggio sul Saturnia di Grbec e Pizzamus: l’equipaggio allenato da Spartaco Barbo è autore di una prova sicura e determinata, non si accontenta mai lungo gli otto chilometri del percorso, ma cerca di recuperare senza però riuscirvi. Sul traguardo, prima Ungheria, argento all’Italia (Saturnia) e terzo posto per le inglesi dell’Aberdyfi Club Wales.
 

Nel singolo, testa a testa tra le francesi Le Nepvou (Gouet) e Culty (Avignon): si risolve in favore della prima il duello intrapreso sin dalle battute iniziali della regata. Medaglia di bronzo per l’irlandese Dukarska. Prima italiana classificata la genovese Benedetta Bellio, quinta, 6° Santo Stefano, 10° Rowing Club Genovese.
 

Si confermano campioni del mondo, nel quattro di coppia, i francesi del Saint Malo ma ottima è la prova della Canottieri Ravenna con a bordo Marcello Miani, quarto classificato alle Olimpiadi di Pechino in doppio, Bruno Rosetti, campione del mondo juniores nel 2005, Giuseppe Vicari, vicecampione del mondo quest’anno a Linz nel quattro di coppia, e Fabrizio Borghesi (tim. Emiliani), secondi ma piuttosto vicini ai vincitori del titolo mondiale. Sfortunata la Sportiva Murcarolo (Enrico e Paolo Perino, Francesco Malerba, Paolo Sciutto, tim. Stefano Melegari): terza al traguardo, viene retrocessa in quarta posizione a causa di una penalità che favorisce così i polacchi del Bydgostia. Partono fortissimo i ravennati sotto costa, tanto che sul primo lato sembrano decisamente in testa. Pericolosi si fanno sotto i francesi di Saint Malo, confermando ancora una volta la loro tattica, ma anche un’indiscussa abilità in barca a Coastal. Intanto dalle retrovie esce benissimo Murcarolo, che non demorde e prosegue in una rincorsa entusiasmante sulla scia delle prime due barche. Il secondo lato è quello decisivo. Lancia la sfida Miani che attacca i francesi cercando la leadership della gara. Sembrano cedere un po’ i transalpini, ma si fanno sempre sotto con una palata meno potente, ma elastica ed efficace. Chiama rinforzo Ravenna, rispondono bene i quattro atleti della Standiana che passano ancora una volta in vantaggio di una punta. E’ Saint Malo che prima di arrivare in boa sferra l’attacco decisivo, al quale Miani & C. rispondono, ma è la prua francese che passa in vantaggio in boa. Agili e determinati acquisiscono un piccolo vantaggio amministrabile. Ravenna non si dà per vinta, dà fondo a tutte le energie rimaste ed inizia un forcing che la porta ancora una volta ad avvicinarsi alla barca francese, che reagisce e si presenta in vantaggio sul traguardo, 2° Ravenna, 3° Murcarolo che deve rinunciare al podio per una penalità patita durante il percorso. Degli italiani: 8° Sisport Fiat, 9° Sanremo, 10° Elpis, 14° Saturnia, 15° Moltrasio, 21° Speranza Prà, 22° Elpis, 24° Santo Stefano.
 

Gara agonisticamente molto interessante quella del doppio, che dopo le batterie di qualificazione, avrebbe potuto regalare qualche soddisfazione anche all’Italia. Fasi concitate di partenza, con il gruppo dei francesi che volevano chiudere la partita sul primo lato, e l’Elpis di Boccuni e Vitriolo che invece volevano lottare fino in fondo. Si avvantaggiava Chablais Aviron Thonon con la barca genovese che senza timore andava ad attaccare e si piazzava in seconda posizione, in netto recupero. Era a quel punto che Boccuni e Vitriolo un po’ per un’onda messa al traverso, un po’ per un equipaggio ravvicinato, erano costretti a fermarsi ed a perdere oltre al vantaggio anche il ritmo. Era la Francia che dilagava con l’Elpis che si gettava alla disperata rincorsa dei battistrada, mentre Il Gabbiano non perdeva il contatto con il gruppo degli inseguitori, dimostrando una notevole maestria sull’onda formata. Sul traguardo, en-plein con podio che parlava tutto francese, e nell’ordine transitavano Chablais Aviron Thonon (Dobouloz, Moutton), Fontainebleau (Cretient, Verbek) e  Avignon (Pialat, Bec); 6° Elpis, 8° Il Gabbiano, 11° Posillipo.
 

Ultima finale A della mattinata era il singolo maschile che faceva registrare un’altra tripletta francese, con un vantaggio del gruppetto di testa transalpino composto da Gouet (Le Nepvou), Club Nautique de Pornic (Biron), Saint Malo (Beudelot). Degli ialiani: 6° posto er Del Gaudio (Posillipo), 8° per Murcarolo (Zamboni), 9° Depetris (Ravalico), 11° Sanremo (Merini), e 12° Cerea (Braida).

Dopo l’ultima gara delle finali B, alle 13, iniziavano le finali B.

Nelle foto: il 4 di coppia con della Can. Ravenna; il doppio donne del Saturnia; il 4 di coppia con dei francesi del Saint Malo (cliccare sulle immagini per ingrandirle)


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