SANREMO, 10 ottobre 2008 –

Si sente parlare di virate, surfate, ingaggi, gps, un dizionario al quale ci si deve presto adattare per seguire le regate dell’aviron de mer che iniziano domani.

E chissà quali evoluzioni ci riserverà ancora nel tempo questa disciplina che appassiona, anche se i numeri potrebbero dire il contrario, chi la pratica come chi assiste.

Una delle novità più interessanti è data dalla nuova barca della Agostini Nautica di Ravenna. Uno scafo progettato con parecchie importanti migliorie, diverse dal Donoratico a cui eravamo abituati.

Il giallo accattivante della nuova imbarcazione prodotta da uno dei più importanti nomi della cantieristica italiana è solo per differenziarsi dal bianco blù della barca toscana. “Va quasi in derapata in virata, ed accompagna il gesto tecnico dell’equipaggio” dice chi l’ha provata, “ed in una gara nella quale sono molto importanti i cambi di direzione, non è cosa da poco. Scivola che è un piacere, è una barca molto reattiva” Si tratta quindi di una concezione diversa dello scafo, che forse si avvicina a quello degli specialisti francesi, e c’è chi già giura che al mondiale della prossima settimana, Saturnia e Ravenna scenderanno in acqua per far vedere i sorci verdi ai transalpini e riprendersi il titolo lasciato sulle acque di Mandelieu.