Intervista a Corrado Schinelli: Come funziona la macchina organizzativa del Memorial d�Aloja

PIEDILUCO, 13 aprile 2008 - L�interesse per questa gara deve crescere sempre e divenire un appuntamento fisso a livello internazionale�: questi gli auspici di Corrado Schinelli, direttore esecutivo del comitato organizzatore del Memorial Paolo d�Aloja.
Per l�organizzazione di questo evento c�� un comitato organizzatore costituito da autorit� locali e da organi della Federazione Italiana Canottaggio. Io sono consigliere eletto della FIC dal 2005 ed il mio compito � quello di gestire la parte operativo della manifestazione�.
Organizzare eventi a livello internazionale comporta dei problemi: �Ovviamente ci sono maggiori difficolt� rispetto a gare nazionali, soprattutto quando si tratta di confrontarsi con paesi con usi e costumi diversi. Ci sono problemi logistici per via della collocazione di questo splendido lago, non facilmente accessibile. Ci possono essere complicazioni in quanto le squadre straniere molte volte ci chiedono in prestito imbarcazioni, per via del costo di trasporto elevato che impedirebbe la partecipazione di alcune nazioni�.
Riguardo le difficolt� incontrate nella pianificazione di questo evento: �Forse l�unica � stata la mancanza di qualche addetto nell�organizzazione, ma siamo riusciti comunque a lavorare al meglio�.
In vista delle edizioni future: �Circa quattro anni fa avevamo raggiunto il minimo storico di tre-quattro partecipanti al Memorial, in questa edizione abbiamo registrato la presenza di venti nazioni presenti. Tra le quali equipaggi di assoluto livello mondiale come quelli norvegesi, olandesi, tedeschi. Il nostro obiettivo � di incrementare sempre di pi� il numero di partecipanti e il livello del Memorial, che speriamo diventi a livello internazionale un banco di prova per il canottaggio mondiale per confrontarsi�.
Viste le premesse siamo a buon punto�

Roberto del Pozzo
Ufficio Stampa Comitato regionale Lazio FIC
   
Torna indietro