ZOCCOLI CONTRO

DSC_0105Di spaccature i Giochi Olimpici ne hanno patite parecchie. Ad iniziare dalla terza edizione, quella 1904 di St. Louis (USA), a cui molti Paesi europei evitarono di partecipare, fiutando l�aria che l�avvenimento sarebbe stato pi� un accozzaglia da luna park che una manifestazione sportiva. Tant�� che gli equipaggi yankee vinsero tutte le gare remiere. Un capotto avvenuto anche nel 1908 a Londra con la Gran Bretagna (a pieno merito, per�) e che il singolista finnico Karppinen evit� riaccadesse a Mosca 1980 con l�insaziabile Germania Est. Una separazione consensuale, d�altro tipo, ci fu pure nei Giochi 1956 quando l�Australia � rigorosa custode della propria identit� fauno-floristica � punt� i piedi sull�ingresso dei cavalli di tutto il mondo per le gare di equitazione a Melbourne. Cos� che destrieri e cavalieri disputarono i loro Giochi in Europa, sull�erba di Stoccolma, a 13 mila km di distanza.
Sulla stessa linea d�onda, per Pechino 2008 i cinesi � scarsamente amanti dei nobili quadrupedi e delle discipline collegate all�unico animale che fin dall�antica Grecia partecipa alle Olimpiadi, ed immemori che il loro primo imperatore fu il mongolo Kublai Khan, nipote di quel Gengis Khan che in sella fece sfracelli � hanno preso tre piccioni con mezza fava. Gli sport equestri infatti si terranno ad Hong Kong (3 ore di volo da Pechino), la citt�-stato che nel 1997 ha lasciato le braccia di zia Gran Bretagna per quelle soffocanti di mamma Cina, pur rimanendo in parte autonoma (ai Mondiali Juniores ha presentato propri equipaggi, nessuno per� in finale). La scintillante capitale asiatica dello shopping (e una delle citt� leader del galoppo mondiale) avr� cos� la sua bella fetta di Giochi, i cavalli non entreranno nel cuore dell�ex-Celeste Impero e le casse del Comitato Organizzatore tireranno fuori poco o niente perch� ad Hong Kong c�� gi� un magnifico impianto � l�ippodromo di Shatin � che sar� il cuore DSC_0107dell�equitazione a cinque cerchi; la quale per� necessiter� di ulteriori spazi limitrofi. Purtroppo questo comporter� l�allontanamento, dalla zona, dello Sport Institute, il quale comprende il Centro Nazionale remiero (un club pi� antico � a Victoria Bay, nell�area portuale) diretto dal falstaffiano inglese Chris Perry; ne si sa dove la flotta dalle pale rosse e la bauhinia (l�orchidea di Hong Kong) bianca avr� una nuova casa.
Se sulle rive del Mar Giallo i cavalli ridono, a Pechino gli sfrattati sono loro. Un piccolo ippodromo sorge all�estrema periferia della capitale cinese, nel distretto di Shunyi (30 km da Piazza Tienanmen) dove � stato creato il Rowing and Canoening Park olimpico. L�impianto ippico si trova esattamente di fronte al King & Queen Garden Hotel (vi hanno alloggiato gli azzurrini del �mundialito� Juniores e ci abiteranno i nostri vogatori durante i Giochi 2008), all�inizio del grande viale che porta alla Shunyi Urban Area, ricca di centri commerciali. L�ippodromo � composto da una pista da galoppo illuminata, con una bel fabbricato bianco - comprende tribuna, ristorante panoramico ed uffici � il cui ingresso � sovrastato da una magnifica e slanciata statua dorata (cavallo e jockey in corsa); il tutto per� in pieno abbandono pur se una ventina di smagriti cavalli pascolano sul prato esterno la mattina, nelle ore pi� fresche. Anche il grande viale, fiancheggiato da alti alberi, che porta alle scuderie � ostruito da rovi ed erbacce.
DSC_0116In una palazzina adiacente si trova la direzione del locale Comitato Olimpico, quello che sovrintende al bacino di gara � inaugurato dai Mondiali Juniores � il quale ospiter� l�anno prossimo le gare di canottaggio, canoa (velocit� e slalom) e nuoto di fondo. La noncuranza con cui dirigenti, impiegati e staff del �management� di Shunyi Park passano davanti al povero ippodromo lasciato in rovina e la totale mancanza di notizie sulla sua sorte, fa pensare ad un contrappasso dantesco: i canottieri senza fissa dimora ad Hong Kong per allargare stalle e piste, ed i nitriti dei purosangue spenti a Pechino dall�invasione di remi e pagaie.

FEDERAZIONE ITALIANA CANOTTAGGIO
www.canottaggio.org
Ufficio Stampa
Tel. +39.335.6360335 � Fax +39.06.3685.8148
E-mail:
comunicazione&[email protected]

Torna indietro