INTERVISTE FLASH
sabato
5 agosto 2006

Camilla Espana, Canottieri Firenze (capovoga 4 senza, campionessa iridata uscente): "E' stata una finale difficile, molto pi� di quella dello scorso anno, la qualit� delle avversarie questa volta era molto pi� alta. Siamo partite non benissimo, per un attimo ho temuto che potesse ripetersi quello che era successo in batteria quando siamo arrivate quarte, ma quel pensiero � durato solo un attimo, volevamo a tutti i costi la medaglia".

Gioia Sacco, Fiamme Gialle (secondo carrello del quattro senza): "Prima della gara ero molto agitata, la nostra barca era una delle favorite e sentivo molto il peso della responsabilit�. Ma appena partite mi � passato tutto. Dopo il quarto posto dell'anno scorso in quattro di coppia, l'argento mi d� ora una gioia immensa, il sapore del podio � qualcosa che non si pu� descrivere".

Marta Novelli, Fiamme Gialle (prodiere del quattro senza: "E' un grandissimo risultato che ripaga del tutto dei sacrifici. Dopo la partenza cos� cos� non abbiamo sbagliato assolutamente niente. Anch'io l'anno scorso ero con Marta sul quattro di coppia, la medaglia al collo � tutta un'altra cosa. Dedico l'argento ai miei allenatori Rocco Pecoraro, Ciro Liguori e Franco Cattaneo, ed ai miei genitori Sandro e Luciana".

Cristina Romiti, Aniene (terzo carrello del quattro senza): "Ho fatto tre mondiali ed ho vinto tre medaglie: nel 2004 d'argento in due senza con Lavinia Tinelli, l'anno scorso di bronzo ancora con Lavinia in due senza. Ma questa � sicuramente la pi� bella anche perch� � stata la pi� sofferta, le avversarie erano tutte forti e avrebbero potuto salire tutte sul podio. E poi anche perch� nelle precedenti esperienze mondiali non avevo mai fatto i recuperi, questa volta avevo un po' pi� di paura. Dedico la medaglia a mio fratello Marco di 17 anni, che mi ha seguito in questa trasferta. Ringrazio anche Camilla Espana e la sua famiglia per avermi ospitato nei due mesi nei quali mi sono allenata a Firenze con Luigi de Lucia".

Francesco Fossi, Canottieri Firenze (capovoga del quattro con, vicecampione iridato uscente): "Siamo partiti un po' lenti rispetto alla Germania che � partita a razzo ma sapevamo che la nostra forza era sul passo e cos� abbiamo recuperato in progressione: ai 500 siamo passati quinti, poi quarti ai 1000 e terzi ai 1500. Il finale, poi, � stato splendido con i tedeschi che abbiamo raggiunto e superato a poco meno di 300 metri dal traguardo".

Andrea Marcaccini, Canottieri Firenze (timoniere del quattro con): "Non avevo grande esperienza di questi tipo di gare, sono sul quattro con solo da settembre, e quando ho visto che eravamo partiti cos� male ho pensato che non ce l'avremmo fatta".

Luca De Maria, Posillipo (secondo carrello dell'otto): "E' stata una gioia immensa, una gara intensissima al cospetto di autentici giganti. Credevamo in una medaglia, ci abbiamo sperato fino dal giorno delle batterie ed abbiamo continuato a crederci anche dopo le semifinali nelle quali abbiamo sbagliato in parte l'interpretazione della gara. Salire sul podio con l'otto credo che sia fra le soddisfazioni pi� grandi che un canottiere possa avere, molto di pi� dell'argento che avevo vinto l'anno scorso in due senza".

Guglielmo Cannone (consigliere federale e d.s. del Posillipo) "L'otto partiva con aspettative buone perch� la formazione azzurrina � scaturita dal felice innesto su una base gi� valida - l'equipaggio napoletano del Posillipo, Campione d'Italia Juniores 2006 - di due validi elementi del Tirrenia Todaro di Roma, il capovoga Adriano Seghetti ed il prodiere Matteo Rampioni. Altro elemento sicuramente determinante per il brillante risultato del terzo posto � stato il capobordata Luca De Maria (vicempione mondiale juniores 2005 in 2 senza) al secondo carrello".

Adriano Seghetti (capovoga dell'otto) "In finale siamo partiti forse troppo lentamente, rimanendo un po' indietro; ma gi� dopo 500 metri ci eravamo reinseriti nel gruppo sul quale per� si erano avvantaggiati Nuova Zelanda, Germania e Stati Uniti. Abbiamo risucchiato gli USA a met� percorso, cercando poi di affiancarci almeno alla Germania che pur stanca - ma anche noi eravamo provati - ha resistito al nostro attacco dell'ultimo mezzo km. Per essere partiti con il peggior tempo delle semifinali, credo che abbiamo ottenuto un buon risultato".

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